Faenza liberata dai conigli randagi, catturati oltre 400 esemplari

Sono scomparsi i conigli randagi faentini che vivevano allo stato brado sparsi in varie zone della città. Si è infatti conclusa una vasta campagna di cattura presso il parco Bucci e altre aree dove i roditori imperversavano. L’operazione, coordinata dall’associazione “Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi”, ha permesso di acciuffare ben 441 esemplari di cui 258 tramite reti per mammiferi, 35 con apposite gabbie trappola a scatto e 148 tramite telenarcosi, utilizzando dardi per cerbottana e per fucile ad aria compressa.

Nessuno dei conigli catturati è rimasto gravemente ferito o è deceduto, tutti sono stati dati in adozione.
Oltre al parco Bucci l’intervento ha riguardato anche via Oberdan, via Medaglie d’Oro, via Marozza, i dintorni della linea ferroviaria Faenza-Firenze, piazzale Pancrazi, la zona della Piscina e del Palasport Dino Bubani, lo stadio Bruno Neri, il Tennis Club Teo Gaudenzi, il Circolo Bocciofilo, il ristorante Chalet dello Sport, il negozio di animali Badiali Pet Food e il Centro Fieristico. All’operazione hanno collaborato l’Ambito Territoriale di Caccia Ravenna 3 (per le reti), l’Enpa di Faenza (per le gabbie trappola) e la Clinica Veterinaria di Russi per le catture tramite telenarcosi.
«Tutti gli esemplari – comunica l’Associazione di gestione del Parco – sono stati sottoposti a visita zooiatrica e, se necessario, ad accertamenti diagnostici (esami delle feci): 21 conigli affetti da una patologia sono stati sottoposti a terapie prima di procedere all’adozione, avvenuta a residenti nei comuni di Ravenna, Cervia, Russi, Cotignola, Solarolo, Faenza, Brisighella e Campo nell’Elba».

La campagna di cattura e trasloco «rientra in un progetto di corretta gestione faunistica – fa sapere in proposito la gestione del Parco faentino – ed è stata fortemente sostenuta dalla nostra associazione, mentre la decisione è stata presa dal servizio Manutenzione verde e decoro urbano dell’Unione della Romagna Faentina, poiché la presenza di conigli nel giardino pubblico creava problemi, quali: escavazione di tane con conseguenti pericoli d’infortuni, danni alle piante, problemi igienici (accumuli di feci) e sanitari (epidemie di malattie quali la mixomatosi e la malattia emorragica virale), incessante attività riproduttiva con colonizzazione di aree diverse dal parco con pericoli anche per la circolazione stradale».
Contestuale alla campagna di cattura è stato lanciato un appello affinché «non siano più abbandonati in alcun luogo animali, e in particolare conigli domestici». A tale proposito l’associazione coordinatrice fornisce il servizio gratuito di ricollocamento animali non più voluti dai proprietari telefonando al numero 334 8757376. F.D.

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