Faenza, l'incendio alla Caviro: "L'onda d'urto mi ha fatto perdere le scarpe"

Faenza

Nei minuti immediatamente successivi al divampare del rogo l’impressione è stata quella di trovarsi nel bel mezzo di un incubo e molte delle prime testimonianze sono sconnesse, confuse, contraddittorie: «Il boato e l'onda d'urto mi ha fatto perdere le scarpe» afferma un camionista che si trovava all’interno dell’impianto.

Rischio catastrofe sfiorato

Il rischio di una catastrofe è stato sfiorato. Essere riusciti ad evitare vittime dinanzi ad un rogo di tali proporzioni è un successo, ma un successo che fa riflettere, e che apre a riflessioni e scenari complessi. Occorre infatti essere consapevoli di quali conseguenze si sono evitate per un pelo, grazie alle misure interne di protezione e prevenzione, sia esterne di tempestività e professionalità dimostrati fin dal primo momento. «In due minuti afferma Fabio Baldazzi, direttore generale di Caviro Extra – lo stabilimento era evacuato. L’incendio ha interessato solo il reparto alcol e solo quello è stato posto sotto sequestro per le verifiche e le indagini del caso, che serviranno a determinare le cause. Bisognerà capire cosa è successo. L’alcol da solo non si incendia».

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