Faenza, finte residenze al Nord per pagare meno la polizza rc auto: 65 indagati

Faenza

Dalla Campania, per oltre due anni, si sono fatti assicurare in Romagna. Tutti chissà perché a Lugo, qualcuno a Faenza, per stipulare fior fior di polizze rc auto. Nessuno dei titolari, tuttavia, abitava nel comune della Bassa Romagna. Indicavano tutti quanti le stesse cinque città del Nord Italia. Il motivo? Erano comuni con un rischio assicurativo enormemente più basso rispetto a quello valutato a Napoli, Caserta, Pozzuoli, o nelle altre reali residenze nelle quali gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno appurato risiedessero i titolari delle assicurazioni.
Alla fine in 65 hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Sono accusati di truffa ai danni della stessa filiale locale di una nota compagnia assicurativa.


Tutti residenti in 5 città

Nel capo d’accusa formulato dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello, titolare del fascicolo, i fatti si ripetono con lo stesso copione. C’è chi avrebbe fornito un falso certificato di residenza, scegliendo tra una fra le più gettonate località a basso rischio assicurativo: Trecate (in provincia di Novara), Aldino (Bolzano), Cigliano e Arborio (Vercelli) o Castiglione delle Stiviere (Mantova). Così facendo sarebbero riusciti a pagare meno di assicurazione.
Ma non è l’unico escamotage adottato. La falsa residenza sarebbe stata presentata anche dichiarando la convivenza con altri soggetti titolari di classi di merito più favorevoli, ottenendo così un ulteriore “sconto” sul prezzo finale della polizza.
A completare l’elenco degli stratagemmi escogitati ed evidentemente riproposti in maniera sistemica ci sono anche i passaggi di proprietà fittizi, a loro volta finalizzati a ridurre la spesa per la copertura sul veicolo.


Il promotore del sistema

Tutto frutto di un passa parola battente, andato avanti dal 2019 al 2021? Oppure una scelta fatta dietro consiglio di qualche promotore? Il sospetto di una “mente” dietro l’apparente moda truffaldina arriva alla luce di una delle ulteriori contestazioni, che coinvolge un sedicente imprenditore 46enne residente in provincia di Napoli. Presentandosi sotto falso nome in due agenzie assicurative dello stesso gruppo, a Faenza e a Lugo, avrebbe procacciato clienti promuovendo la stipula di numerose polizze assicurative, ottenute presentando documenti falsi. Scoperto l’inganno, le indagini si sono concluse ora con la notifica nei confronti dei 65 indagati, per i quali è stato nominato come difensore d’ufficio l’avvocato Giacomo Scudellari. Potranno ora chiedere di essere sentiti dalla Procura.

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