Faenza, fantino nato in Russia correrà il Palio

Faenza

«Sono nato in Russia, a Perm’, 28 anni fa, ma sono in Italia da quando ne avevo 4, adottato con mia sorella da una famiglia di Forlì, città dove attualmente risiedo. Mi sento e sono un cittadino italiano anche se nell’ambiente delle corse di cavalli mi chiamano “lo zar di Romagna”».

Sergej Sissa è il cavaliere del rione Giallo che correrà il palio del Niballo: sarà debuttante nella giostra manfreda, ma detiene una maturata esperienza nel mondo dell’Ippica.
E' un campione di galoppo con numerosi primi posti e piazzamenti ottenuti in gare svolte in prestigiosi ippodromi italiani: a Merano, alle Cascine di Firenze, a Treviso.

«Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il fatto di essere nato in Russia effettivamente mi costringe a continui chiarimenti – afferma –. Io rispondo che ripudio ogni forma di guerra, che non mi sento né russo, né ucraino, perché sono cittadino italiano».
Il continuo spiegare di Sergej è legato alle atrocità del conflitto bellico che ha determinato nel mondo una generale colpevolizzazione del popolo russo anche in alcuni specifici ambiti che a parere di molti dovrebbero restare esclusi dalle vicende di guerra, come ad esempio l'arte e lo sport.

Sull'argomento si sono espressi pro o contro diversi organismi istituzionali e autorevoli personalità, stigmatizzando o giustificando la cancellazione di esibizioni, concerti, performance di artisti e gare di atleti russi.
Nello sport tante federazioni, società sportive e organizzatori di eventi, hanno accolto la raccomandazione del Cio (Comitato olimpico internazionale) di “escludere atleti russi e bielorussi dalle competizioni a qualsiasi livello". A Faenza sono arrivati parecchi profughi dall’Ucraina, e presumibilmente qualcuno seguirà anche il palio, perciò è meglio spiegare bene e subito la posizione del cavaliere del Giallo, prima che possano verificarsi spiacevoli inconvenienti.
Preoccupazioni
«Spero che non mi succeda niente: ho anche evitato di stampare sui miei pantaloni la scritta “Zar di Romagna”, come alcuni amici mi avevano suggerito» afferma Sergej che dal punto di vista agonistico non ha mai corso una giostra «seppure – dice - sono parecchi anni che vivo nel mondo dei rioni. A Porta Ponte, rione al quale sono fedele, mi ci ha portato Christian Lasi, già capo scuderia e allevatore. Con i suoi cavalli corro negli ippodromi, ma anche con quelli di altri, perché ho il patentino da Gentleman».

Significa che come fantino può essere ingaggiato da allevatori e proprietari per le gare pur avendo un altro lavoro, in questo caso il bracciante agricolo nell’azienda di Christian Lasi. «Al Niballo – continua – ho sempre fatto il palafreniere, uno degli uomini a terra dentro lo stadio. Credo di avere acquisito abbastanza esperienza, anche se cimentarsi lancia in resta è differente dal correre al galoppo».

Quest’anno il 26 giugno si annuncia un palio particolarmente combattuto. A sfidare Sergej vi saranno avversari come il pluridecorato Luca Innocenzi di Foligno (Durbecco), il campione uscente Matteo Tabanelli (Nero) e due outsider che già hanno calcato la difficile pista faentina: Nicolas Billi (Verde) e Matteo Rivola (Rosso). «Non temo nessuno – ribatte in proposito lo “Zar di Romagna” – la giostra di Faenza è particolare, secondo me partiremo tutti allo stesso livello. Io mi alleno da settembre tutti i giorni. In scuderia abbiamo cinque cavalli, ma per il palio credo che la scelta cadrà su Ischia Porto o Ramona Dazing: due purosangue veloci ed esperti che si sono già distinti nelle sfide faentine».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui