Faenza, ecco dove lavoreranno i beneficiari del reddito di cittadinanza

Faenza

Unione della Romagna Faentina esempio virtuoso in Regione per i “Progetti Utili alla Collettività”: i cosiddetti Puc rappresentano le azioni messe in campo da amministrazione comunale, terzo settore, associazioni e cooperative a carattere sociale per coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza in servizi per la comunità. «Insieme a realtà come Casalgrande, Bologna, Piacenza, Forlì e Forlimpopoli, Faenza è uno dei comuni ad aver attivato il maggior numero di Puc – spiega Antonella Caranese, dirigente del settore Servizi alla Comunità dell’Urf –. Da aprile a ottobre 2021 i progetti attivati nel territorio dell’Unione sono stati 23, di cui 19 sono tuttora aperti, per una platea potenziale di 71 soggetti idonei a partecipare». La dirigente continua sottolineando che «si tratta solo dell’inizio di un percorso, siamo intenzionati a proseguire sulla linea tracciata. L’idea è che chi percepisce il reddito di cittadinanza possa anche restituire qualcosa alla comunità cui appartiene. Questo strumento non è infatti solo una mera prestazione economica a favore di soggetti fragili».

Sinergia col Centro per l’impiego

A beneficiare del reddito di cittadinanza nel territorio sono circa 500 nuclei familiari. Per rendere possibile l’avvio dell’iniziativa, il lavoro degli enti pubblici si è intersecato con quello del Centro per l’impiego, dell’Agenzia regionale per il lavoro e della coop Fare Comunità. I progetti prevedono una durata di tre mesi per persona, per un impiego settimanale che puà variare dalle otto alle sedici ore: quattordici i progetti su Faenza, cinque su Castel Bolognese, due su Brisighella, uno a testa su Casola Valsenio e Riolo Terme. Cinquanta i beneficiari coinvolti nel territorio dell’Unione a partire dal mese di luglio: le attività svolte spaziano dalla cura del verde pubblico alla manutenzione degli impianti sportivi, dall’accoglienza negli uffici comunali e nei musei all’accompagnamento a scuola dei bambini fino alla collaborazione con la Polizia Municipale. Nei criteri adottati nell’assegnazione delle mansioni figurano anche le competenze e le aspirazioni dei soggetti coinvolti. «Abbiamo colto l’opportunità con piacere – commenta il comandante della polizia municipale Vasco Talenti –. Per quanto riguarda in generale la sicurezza cittadina, per il futuro siamo aperti al contributo di tutti». «Da quando siamo partiti con i Puc – afferma l’assessore alle politiche sociali Davide Agresti – abbiamo raggiunto numeri totalmente soddisfacenti che rendono il nostro uno dei distretti più fruttuosi in Regione in termini di progetti elaborati».

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