Faenza, dalla Caritas una ambulanza nelle zone di guerra in Ucraina

Faenza

Ventiquattro persone a Casa Bersana, ventinove al monastero di Santa Chiara, nuclei più piccoli nelle parrocchie del Paradiso, di Santa Maria Maddalena, di Russi e Basiago per un totale di 120 profughi ucraini accolti nelle strutture della diocesi di Faenza-Modigliana dall’inizio del conflitto. Fondamentale il supporto della Caritas che nei giorni scorsi è riuscita fare pervenire nelle zone di guerra anche un’ambulanza. Il report è del vescovo Mario Toso che rimarca il tipo di accoglienza «nel segno della vera e autentica carità cristiana».

La Diocesi è dunque in prima linea in questa mission, affrontata in costante confronto con il tavolo di coordinamento promosso dall’Unione della Romagna faentina e dall’Amministrazione comunale. Un coordinamento in grado di fornire non una semplice assistenza, ma un aiuto concreto, integrale e dignitoso alla persona: sostegni materiali e burocratici, percorso di inclusione ad opera della Caritas, ponendo particolare attenzione alla dignità umana.

Inviati numerosi aiuti

E non manca uno speciale riguardo anche a quanto sta accadendo in Ucraina, dove «sono stati inviati numerosi aiuti – ha precisato il direttore della Caritas don Marco Ferrini –. Con quanto raccolto, padre Vasyl Romaniuk, cappellano per la Comunità Ucraina di Faenza, Imola, Forlì, Cesena della Chiesa greco-cattolica dell’Esarcato apostolico in Italia, è riuscito a inviare un’ambulanza nelle zone di guerra».

Per il vescovo «è notevole l’impegno profuso che richiede l’impiego di energie umane, sinergie con l’autorità pubblica, risorse economiche, strutture organizzative, ma sullo sfondo vi è anche un profilo strettamente pastorale. La Chiesa è coinvolta nelle sue molteplici articolazioni, alla cui base sta quell’unica dimensione della carità che rappresenta un elemento costitutivo della nostra fede. Il profilo pastorale include un’esemplarità educativa e una valenza sociale emblematica, sebbene insufficiente rispetto all’ampiezza delle urgenze». Il vescovo sottolinea che la guerra «non è un evento lontano ed è talmente insensata che potrebbe farci precipitare in un baratro. La questione profughi potrebbe prolungarsi ben oltre l’estate. Il nostro impegno di carità lo porteremo avanti ogni giorno». F.D.

Mei, domenicaun concertoper la pace

Domenica 29 maggio, dalle 18.30 alle 23.30, ci sarà un’anteprima del Mei 25 con una maratona musicale per la pace a “La Birreria” di Faenza” con l’obiettivo di una raccolta fondi a favore della Caritas di faenza per i profughi ucraini. Sul palco saliranno i faentini Easypop e il cantante ucraino, ora profugo in Italia, Lyubomir Zgurskyy.

Il cantante e compositore Gianluca Fiorentini, fondatore degli Easypop, è inoltre al lavoro con il brano “Terra di libertà”, canzone dedicata al popolo ucraino, per una nuova versione in italiano, ucraino e russo, che sarà cantata insieme ad artisti ucraini e russi per la pace e contro la guerra come lo stesso Zgurskyy. Gli Easypop, gemellati da anni con festival e artisti ucraini, condivideranno il videoclip “Terra di libertà”, in prospettiva di un grande evento al Mei, che festeggerà i 25 anni dalla fondazione dal 30 settembre al 3 ottobre, con anteprima il 24 settembre.

Per l’occasione una quota sul ricavi da birre e panini andrà devoluto alla Caritas dalla “Birreria”, oltre all'ingresso a offerta libera sempre devoluto a sostegno dei profughi dalle guerre. Oltre agli Easypop e a Zgurskyy, hanno già aderito e si esibiranno dal vivo le band dei Memorabilia, Siriana, SAD, La Malcostume, i giovani cantautori Florilegio, Sonogiove, Rosso Malpelo, il cantante Deco & il chitarrista Jacopo Guerra insieme, i cantanti Ruggero Ricci, Gloriadaicapellibiondi e Merysse, i cantautori Francesco Chiari, Claudio Toschi, Gabriele Andrini e Giorgia Montevecchi, Sara Calamelli e la crew dei dj Bodam Project Dj a chiusura serata.

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