Faenza, dagli scavi dell'invaso dovrebbe sorgere il Paliodromo

Venti giorni, forse un mese poi ci sarà movimento nella zona del Centro civico Rioni. Movimento terra per iniziare. E’ infatti pronto a partire il grande scavo dell’invaso Colombaia, che il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha progettato nei terreni espropriati dell’ex “Monte di pietà”. Un’opera utile per l’agricoltura, connesso ad altri tre bacini irrigui denominati “Sarna” e “Moreda” nelle omonime località del Brisighellese, facenti parte di un unico progetto. L’invaso Colombaia avrà un volume idrico di 90.100 metri cubi di acqua e sarà il più piccolo dei tre previsti, con una superficie idrica massima di 17.900 metri quadrati e una profondità apicale di 6.50 metri. Da qui saranno asportati 50mila metri cubi di terra che si vorrebbero utilizzati per costruire il Paliodromo al Centro civico rioni. In pratica i due progetti si integrano, perciò, se a breve parte l’invaso, altrettanto presto potrebbe aprire il cantiere per la nuova lo location del Niballo.

10mila posti e 280 parcheggi

Quest’ultimo progetto è in fase di presentazione nelle sedi rionali, con tanti particolari trapelati. Già dal 2023, insomma, il palio potrebbe disputarsi in un nuovo impianto, il primo in Italia costruito ex novo, attrezzato con moderni criteri per una giostra storica unica nel suo genere. Se tutto andrà in porto, sarà risolto definitivamente l’uso promiscuo, cavalli e calcio, dello stadio Bruno Neri. «La terra prelevata dall’invaso – afferma Rossano Montuschi del Consorzio di Bonifica – sarà sistemata proprio nel campo designato per il Paliodromo».

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