Faenza, chiude l'Eden dei Conigli. Ora cerca una nuova casa

Faenza

«Chiediamo un luogo in cui potere continuare la nostra attività di volontariato, anche a fini didattici e di pet terapy, perché da oggi non potremo più farlo: abbiamo dovuto lasciare il nostro Eden dei Conigli e non sappiamo più come dare continuità».
A lanciare l’appello è Maria Teresa Rivola presidente di Anapa (Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente), sezione di Faenza, che aveva in gestione appunto l’Eden dei Conigli, uno spazio in un terreno privato in fregio alla Caviro e all’Oasi delle Cicogne.

«Abbiamo dovuto lasciare il terreno datoci in comodato d’uso dal proprietario privato che lo vorrebbe vendere – continua la presidente –: noi eravamo anche disposti ad acquistarlo, ma ci è stata richiesta una cifra che non possiamo permetterci. Se qualcuno ci venisse incontro saremmo infinitamente grati. Ho aperto anche una sottoscrizione e fino a 2/3mila euro potremmo accollarceli, altrimenti se ci fosse qualche ente o istituzione disposto ad agevolarci siamo pronti ad attrezzare una nuova area adeguata allo scopo a nostre spese».

Della richiesta è stato informato il Comune «che ringraziamo per quanto fatto finora, ma al momento non ci ha dato risposte utili. Pare che dei conigli non interessi a nessuno. C’è chi li vede come animali utili se lasciati in libertà. Il discorso è lo stesso di cani e gatti: presto potrebbe esserci il problema del randagismo dei conigli». L’associazione si occupava ultimamente di una ventina di roditori «recuperati o salvati perchè abbandonati in giardini o nelle campagne, spesso in difficoltà: adesso li abbiamo divisi tra i nostri soci come animali d’affezione. Siamo oltre cinquanta e molti di noi ora perderanno anche l’impegno che ci teneva occupati».

Allo scopo si cercherebbe un terreno anche di piccole dimensioni dove installare una casetta in legno e che all’esterno avesse un minimo di spazio per la pastura, infatti non si vorrebbero utilizzare delle gabbie.

Il problema dei conigli raminghi è emerso più volte a Faenza, specie in occasione del Palio, quando allo stadio si è dovuto procedere alla cattura di diversi esemplari provenienti dal parco Bucci in quanto infastidivano i cavalli della giostra e avrebbero potuto causare addirittura incidenti. Ora anche al parco Bucci la piccola colonia è stata abolita, ma ci sono esemplari che ancora vengono visti in altre aree verdi cittadine e perfino nelle rotonde. Sono animali molto prolifici che possono facilmente fuggire ad un censimento o a controlli. A valle di Faenza e nelle campagne del Lughese la stessa presidente segnala colonie che si sarebbero insediate in poderi agricoli, e che qualcuno scambia per lepri ma in realtà si tratterebbe degli ultimi discendenti di quelli liberati da privati che non li volevano più.

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