Faenza, Bosi: "Giusto recuperare la Cavallerizza"

Faenza

L’idea di tentare la strada del bando per recuperare la palestra della Cavallerizza prende sempre più corpo: dopo le parole di Luca Ortolani (rigenerazione urbana) e del vicesindaco Andrea Fabbri, un altro membro della giunta, l’assessore alla sicurezza Massimo Bosi, commenta positivamente l’ipotesi: «Candidare la Cavallerizza e mettere mano allo stabile della palestra – afferma – va nella direzione già intrapresa di rendere l’area più controllata e invitare la cittadinanza alla partecipazione». Il modello indicato da Bosi è quello più volte citato del parco Mita e di piazza San Francesco: «Ora – spiega – queste zone più che presidiate e i diversi eventi che vi vengono organizzati sono occasioni di socialità e portano vivacità. L’impegno dell’Amministrazione è garantire continuità a queste iniziative, senza lasciare che restino episodi sporadici». Piazza San Francesco e parco Mita formavano con piazza Dante, dove si trova la Cavallerizza, una sorta di “asse del crimine” ben noto anche ai predecessori dell’attuale giunta. Come altre aree a rischio, anche piazza Dante ultimamente è stata dotata di nuovi impianti di illuminazione e videosorveglianza, anche se il parco risulta ancora chiuso: «I lavori sono terminati – specifica Bosi – e resta da definire con quale progettualità riaprire. Ad oggi non c’è ancora un calendario definitivo, ma già da lunedì ripartirà il confronto con il servizio giardini per valutare anche la possibilità di aggiungere panchine e altri giochi per i bambini». Da alcuni incontri che l’Amministrazione ha svolto con i residenti è però emerso un problema: in diversi preferirebbero che il parco restasse perennemente chiuso, temendo che con la riapertura la situazione possa ritornare quella di prima, con bivacchi notturni, risse, spaccio. Un commento a riguardo viene fornito da Alessio Grillini, capogruppo di Italia Viva, che da tempo guarda con interesse a quanto avviene in zona: proprio dal parco di piazza Dante decise di lanciare simbolicamente la propria campagna elettorale nell’estate del 2020. «Ora che il parco è chiuso i residenti respirano – commenta Grillini – ma è evidente che questa situazione non potrà essere mantenuta per sempre. La sfida è riaprire in tempi ragionevoli e dimostrare che è la riqualificazione il vero deterrente alla criminalità e non la chiusura: questa può dare una serenità momentanea ma è una sconfitta dal punto di vista civico».

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