Faenza, Biblioteca Manfrediana: aumentano utenti, prestiti, servizi

Faenza

La diffusione della pandemia ad inizio 2020 aveva bruscamente interrotto l’attività della Biblioteca Manfrediana, che solo da maggio 2022 è tornata all’orario di apertura continuato con rinnovata energia e capacità di reinventarsi. Ieri nella sala Dante, la direttrice Daniela Simonini, il capo settore Cultura Benedetta Diamanti e il sindaco Massimo isola hanno fatto il punto evidenziando una ripresa sorprendente e un graduale ritorno ai precedenti standard.
«I dati del 2022 – ha riferito la direttrice Simonini – sono particolarmente positivi : 65.250 prestiti, oltre 20mila presenze nelle sale, 2.142 nuovi iscritti (1.193 adulti, 949 ragazzi) significano un grande ritorno delle persone in Biblioteca e ai servizi offerti».
La Manfrediana si conferma quale istituzione culturale più frequentata della città, il cui rilancio è da iscrivere alla ripresa della normale programmazione e al varo di nuove iniziative: da maggio a fine 2022 sono stati ben 277 i laboratori realizzati per bambini e ragazzi.

«In realtà, pur nel periodo critico della pandemia e successive fasi a singhiozzo, non ci siamo mai fermati – ha continuato Daniela Simonini –: segnalo le iniziative legate all’anno di Dante (2021); la partecipazione ad importanti progetti europei per il miglioramento dei servizi agli ipovedenti e agli utenti over 60; la ricostruzione del globo terrestre di Vincenzo Coronelli e la presentazione del relativo libro; il restauro di uno dei testi più preziosi della nostra raccolta il Somnium Scipionis Libellus di Marco Tullio Cicerone; la storia della scuderia Toro Rosso».
Tra l’altro sono arrivate importanti donazioni, quali: la biblioteca privata del professor Nicolangelo Scianna (oltre 4mila volumi sulla storia della stampa già disponibili on line); l’archivio della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare e della Margherita a Faenza, donata da Pietro Baccarini; un album con i disegni di Romolo Liverani, lasciato dalla Libera Università per adulti; pregevoli edizioni giunte in memoria del marito, dalla professoressa Carmen Ravanelli Guidotti».
Tra i lavori svolti anche quelli relativi al progetto “Un archivio per la città” che ha visto inventariato e messo online l’archivio Zauli-Naldi. E ancora: l’Archivio dei possessori, utile a ricostruire le librerie/biblioteche private disperse anche attraverso immagini per indagare sulla storia dei fondi librari (individuati 40 possessori di biblioteche); il Patto per la Lettura invece è il progetto che ha anche la funzione sociale di promuovere lettura e conoscenza combattere la povertà educativa, informare i cittadini, rendere la lettura e la cultura fonte di benessere, terapeutica.
Sulla funzione sociale si è espresso il sindaco che ha definito la Biblioteca «un luogo di benessere, sicuro e di appoggio alla comunità, dinamico e in salute, in sinergia, rete e interazione con altre istituzioni simili in Romagna».
E mercoledì 1 febbraio decollano i “Mercoledì digitali: dalle 9 alle 12 i bibliotecari sono a disposizione del pubblico della terza età per aiutare nell’utilizzo del web e all’accesso di diverse piattaforme utili.

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