Faenza, avevano in casa tre chili di droga

Tre 20enni di origini albanesi sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Borgo Durbecco nella notte fra mercoledì e giovedì perché trovati in possesso di quasi tre chili di eroina.
Si tratta di una quantità di oppiaceo tra le più cospicue tra quelle rintracciate a Faenza negli ultimi anni.
Nello scorso mese di gennaio sempre i carabinieri faentini avevano arrestato un 25enne di origini marocchine dopo che nella sua casa, che era stata sottoposta a perquisizione, erano stati trovati circa 16 chili di droga: in quel caso si trattava però di hashish.
Perquisizione a casa
Per quanto riguarda l’ultimo episodio, tutto è partito nella tarda serata di mercoledì, quando il trio è stato fermato dai militari dell’Arma mentre stava transitando a bordo di un’autovettura nei pressi nel ponte delle Grazie.
Era un normale controllo stradale rivelatosi poi fatale per i tre giovani, perché le verifiche effettuate sul posto hanno portato al rinvenimento di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente, tuttavia sufficiente a fare scattare inevitabilmente una successiva perquisizione domiciliare.
Una volta giunti all’interno dell’abitazione, per gli uomini dell’Arma è arrivata la scoperta sorprendente: in casa, già divisi in panetti, c’erano complessivamente quasi tre chili di eroina.
In carcere
Oltre alla droga, sono stati trovati anche un bilancino di precisione, il materiale necessario per il confezionamento delle dosi e contanti per una somma di circa 500 euro.
Tutti elementi che portano a ipotizzare che lo stupefacente fosse già pronto per la vendita al dettaglio. I militari manfredi hanno così proceduto con l’arresto in flagranza dei tre, uno dei quali tra l’altro risulta essere già gravato da precedenti, e con il sequestro dell’eroina.
I presunti spacciatori si trovano già in carcere: una decisione presa anche perché è stato rilevato il pericolo di fuga, trattandosi presumibilmente di persone che non possono contare su una sistemazione abitativa fissa. A breve saranno portati in tribunale a Ravenna per la convalida dell’arresto da parte del giudice e il rito direttissimo.

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