Faenza, accolte dieci donne vittime di violenza

Faenza

L’associazione Sos Donna di Faenza, centro contro la violenza alle donne, nel 2022 ha potenziato il proprio servizio di emergenza h24 attraverso i fondi dell’Ottopermille della Chiesa Valdese con il progetto “Protezione come primo passo di uscita dalla violenza”.
L’associazione faentina da quasi 30 anni è attiva nel dare risposte di accoglienza, ascolto, informazione, supporto psicologico, sostegno economico, legale, attivazione dello Sportello Lavoro, prevenzione in un’ottica sinergica di lavoro in rete con tutti gli attori pubblici e privati del territorio coinvolti in diversa misura in azioni volte a favorire donne vittime di violenza ed eventuali figli minori.
Nel territorio dell’Unione della Romagna Faentina, Sos Donna, dal 2013, ha attuato una sperimentazione mirata a rendere disponibile una linea telefonica 24 ore al giorno consentendo ai soggetti (forze dell’ordine, Pronto soccorso e Servizi sociali) che incontrano le donne vittime di violenza in orari nei quali spesso i servizi sono chiusi, di mettersi in contatto con le operatrici del Centro antiviolenza, così che possano intervenire prontamente per dare un primo supporto alla donna vittima di violenza.
Inoltre alle donne con figli che necessitano di protezione immediata viene data ospitalità in un alloggio, fruibile anche in orario notturno, in una prassi di messa in sicurezza, concordata con i servizi del territorio.
Negli ultimi anni l’associazione si è trovata a rivedere tali procedure di assistenza h24 in quanto il numero di richieste di primo soccorso sono quasi triplicate dal 2018 ad oggi, così come si sono allungati i periodi di permanenza delle donne nelle strutture dedicate all’emergenza, necessitando un impiego di risorse umane ed altri sostegni sempre maggiori ed indispensabili.
Obiettivo generale del progetto è stato proprio quello di implementare e consolidare progetti di ospitalità in emergenza a tutela delle donne vittime di violenza, insieme ai loro figli e figlie minori.

Nella totalità del progetto nel 2022 sono state accolte in ospitalità in emergenza 10 donne, 4 italiane e 6 straniere, insieme a 9 figli minori, che hanno deciso d’interrompere una relazione maltrattante ed intraprendere un percorso di uscita dalla violenza. Per tutti i nuclei accolti, attraverso la progettualità, si sono realizzati incontri di supporto con le donne per l’elaborazione delle violenze subite.
Una volta inserite negli alloggi di emergenza le donne continuano ad essere seguite dalle operatrici di riferimento con colloqui a cadenza giornaliera per valutare insieme alla donna ed attraverso la somministrazione di opportuni strumenti (es. valutazione del rischio di recidiva nella violenza domestica), il livello di pericolosità della situazione che la donna ed i minori che spesso l’accompagnano stanno vivendo.
I colloqui sono necessari anche al fine di fornire le corrette informazioni alla donna rispetto a temi quali ospitalità, supporto legale in caso di azione penale o civile contro chi ha agito violenze su di lei. Inoltre fine ultimo è sempre quello di aumentare l’autostima e rinforzarle nella loro autonomia.

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui