Faentino morto in Brasile. I parenti e gli amici: «Vogliamo la verità»

Faenza

«Abbiamo chiesto che vengano effettuate indagini, perché tante sono le cose poco chiare». A parlare è una parente di Alberto Dal Pozzo, il 57enne faentino morto in Brasile a Rio De Janeiro il 14 aprile scorso. L’uomo, conosciuto in città col soprannome di “Dappy”, è precipitato dall’ottavo piano di un hotel, almeno così è stato comunicato ai parenti nove giorni dopo, perfino a tumulazione avvenuta, in Brasile. Si tratta di circostanze che fanno sorgere dubbi: un incidente, un suicidio? O altro? Secondo quanto appreso le autorità brasiliane hanno autorizzato la sepoltura immediata, ed è proprio questa circostanza che tinge di giallo la vicenda, unitamente alla scarsità di informazioni pervenute. «Alberto stava bene, non aveva problemi di nessuna natura, tanto meno economici, era felice, perciò come è stato possibile?». E se si è trattato di un incidente quali sono state le dinamiche? Queste le domande che ci si pone a Faenza. Oltretutto un amico lo aveva sentito telefonicamente solo qualche giorno prima trovandolo allegro come sempre.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui