Formula 1 a Imola: obiettivo 100mila spettatori

Per gli imolesi la Formula 1 torna davvero quando si può guardarla di nuovo dal vivo. L’entusiasmo per il Gran premio dal 21 al 24 aprile ne è la prova. Dopo 14 anni di assenza in riva al Santerno e due campionati chiusi al pubblico, la risposta sta arrivando con il tutto esaurito di molte tribune. L’eccitazione è tanta anche se manca ancora il via libera all’apertura dei prati della Tosa e della Rivazza per cui si aspettano le indicazioni dopo il primo aprile. La filiera del turismo è pronta ad accogliere «dalle 90mila alle 100mila persone – ipotizza Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, con tutta la scaramanzia del caso –. Nel circondario è già tutto esaurito con i soli 3.000 addetti ai lavori. Siamo moderatamente ottimisti ma vorrei arrivare ai numeri del passato sui tre giorni di gara».

Ticket

«Stiamo raggiungendo il nostro obiettivo ma, come si dice, “sicuro è morto” – ci va coi piedi di piombo Minardi, che non vuole dare cifre certe –. Le giornate del venerdì e soprattutto del sabato sono già sopra la media. La prevendita delle tribune è andata bene, siamo al 75% del completo, e ci ha spinto a rischiare con le tribune aggiuntive man mano che avevamo un riscontro. Metteremo in vendita un ulteriore 25%, poi si parlerà del prato». Delle dieci tribune fisse, indicate con le lettere, la domenica sono rimasti posti disponibili solo in quelle più costose A, M e I, la prima sul rettilineo e le altre alla griglia di partenza, per le quali il ticket giornaliero è di 580 euro (290 il ridotto). Anche le otto strutture provvisorie stanno andando bene: per l’abbonamento dei tre giorni risulta ancora disponibile solo la tribuna 5 alla Tosa mentre appaiono esaurite le 2, 3 e 4 dalla variante Villeneuve, la 7 alla curva Gresini, la 6 alle Acque minerali e la 1 dopo i blocchi centrali.

Prato

Il grande punto interrogativo resta per i biglietti “general admission” e per le zone dei prati della Tosa e della Rivazza che al 100% della capienza aprirebbero a 45.000 persone in più. «Sono le categorie più accessibili, dai 75 ai 90 euro. Ci auguriamo arrivi presto l’autorizzazione per far contenti tutti – commenta il responsabile marketing di Formula Imola Stefano Calamelli –. Potrebbe esserci una sorpresa per il prato Rivazza: con i lavori di innalzamento per il motocross del 2018 non sarà più ad altezza pista e potrà dare una bella soddisfazione».

Accoglienza

Tra le attese c’è anche l’aspettativa dell’indotto, dopo due anni di sofferenza per il settore alberghiero e della ristorazione. «Sarà una ripartenza, un momento di prova per prendere le misure alla potenzialità del Gran premio che noi imolesi forse sottovalutiamo – prosegue Calamelli –. Il mondo in 15 anni è cambiato. Ora buona parte della Formula 1 vive dei prodotti “experience”. I conti sull’indotto li faremo a motori spenti». «Sarà un grande stimolo per il territorio, oltre il circondario, le cui strutture non bastavano a soddisfare la domanda della Formula 1 già nel 2006. L’offerta si estende dalla città metropolitana a Ravenna – spiega Gianfranco Montanari, presidente di IF –. Rispetto ad allora ci siamo “infrastrutturati” a livello turistico, creando un sistema agile e autonomo per l’utente che in modo smart sceglie direttamente le esperienze da fare». È soddisfatto del risultato e del calendario anche Raffaele Benni, presidente dell’Arialco: «È variegato e ben distribuito nel tempo. La categoria è pronta a questa prova, siamo un territorio di transito dove l’accoglienza è un fatto di cultura. Imola però non deve perdere il proprio protagonismo».

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