Ex sanatorio di Acquapartita: nel progetto spostati i parcheggi

Con l’approvazione in consiglio comunale del Piano urbanistico attuativo e di una variante al Poc prosegue il lento percorso della riqualificazione dell’ex sanatorio, il grande edificio da molti anni abbandonato che si staglia a lato del lago.

È dalla adozione del Poc nel 2014 e poi con la sua approvazione definitiva nel 2017 che si sperava in un imminente e importante intervento di rilancio di tutta l’area ma il tempo è passato e gli scenari sono cambiati, con una situazione generale che si è fatta ancor più difficile.

Il progetto previsto nell’accordo Poc sottoscritto il 27 febbraio 2018 dall’allora amministratore unico di “Acquapartita 2004 srl” Tiziano Tampellini e dal Comune di Bagno di Romagna prevede la riqualificazione dell’ex sanatorio con la realizzazione di un insediamento turistico-ricettivo-direzionale, di un centro termale attraverso il recupero dell’edificio esistente e di un nuovo insediamento residenziale, su un’area interessata di complessivi 88.191 metri quadri di cui 70.313 sono del privato.

Quest’ultima revisione del progetto, frutto di una nuova negoziazione tra proprietà e Comune, prevede la modifica della distribuzione degli edifici residenziali previsti nell’area e di parte dei volumi dell’edificio esistente. E si va a eliminare un parcheggio pubblico previsto di fronte all’edificio da riqualificare e di fronte al campo sportivo di proprietà comunale, in una posizione ben visibile dal lago e con la necessità di creare un accesso dalla rotonda sulla provinciale all’interno del parco dell’ex sanatorio. La proposta di eliminare questo parcheggio è stata accolta dall’Amministrazione, ha spiegato l’assessora Claudia Mazzoli, «e si è ritenuta una proposta valida quella di avere 71 parcheggi lungo l’asse della viabilità provinciale che va verso la Casellina, nella proprietà ovviamente dell’ex sanatorio, e distribuire gli altri parcheggi a monte, quindi nella viabilità sopra al lago, in modo da avere tutta la parte centrale adibita a parco pubblico, in cessione al Comune». Il concetto è quello di fruire immediatamente giungendo in prossimità del lago di un comparto di natura ambientale e paesaggistica, dove le macchine non vengono addossate al lago. «L’interesse pubblico di questa variante è evidente – ha sottolineato Mazzoli – sia perché si avrebbero subito 71 parcheggi di libera fruizione vicino all’abitato e sia perché si va a rivalutare la viabilità a monte con la cessione di 500 metri quadri per l’ampliamento della via e la creazione di una ciclabile e dei parcheggi».

La commissione per la qualità architettonica e il paesaggio aveva invece espresso «parere favorevole alla variante urbanistica a esclusione della collocazione del nuovo parcheggio a monte». Ma ritenendo la proposta di variante migliorativa e di dover dare ulteriori possibilità di intervento per poter giungere finalmente alla riqualificazione del complesso il consiglio comunale ha approvato.

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui