Via Roma e via Ugo Bassi mai e poi mai diventeranno una sorta di piattaforma logistica (stile Amazon) con via vai di camion e furgoni a congestionare ancora di più una strada prioritaria. In soldoni: 6mila metri quadrati di superficie commerciale nell’area dell’ex questura sono bocciati in partenza. Lo ha detto sindaco Jamil Sadegholvaad in occasione del consiglio tematico di giovedì sera. Unica possibilità per uscire dalle sabbie mobili? Sedersi allo stesso tavolo, Comune e Asi, e partorire un accordo di programma ad alto coefficiente di interesse pubblico.
Cosa succede
L’immobile in via Ugo Bassi è pronto da 20 anni, doveva diventare la sede della nuova questura, nel frattempo è stato aggredito dal degrado. Dopo anni di nulla, battaglie e fallimenti l’area è stata acquisita da Asi (per 14,5 milioni) che ha presentato alla giunta un progetto di riqualificazione: edilizia (privata e pubblica), commercio, direzionale, servizi, aree verdi. Il Comune ha ribadito che quegli spazi non hanno più alcuna previsione urbanistica. Giovedì sera è andato in scena un consiglio tematico. Pochi giorni prima la trasmissione di Rete 4, “Fuori dal coro”, aveva inviato le telecamere a documentare degrado, insicurezza, squallore.
“Non funziona così”
Nel suo intervento in aula Jamil Sadegholvaad è partito proprio dall’ordine pubblico. «Chi ha per legge e proprietà il compito di provvedere a eliminare il degrado dell’area, cerca di usare quello stesso degrado come un’arma puntata alla tempia dell’amministrazione».
Detto questo, ricordando un incontro con i vertici Asi, ha ribadito. «L’unica strada possibile per riqualificare in tempi rapidi quell’area senza attendere i tempi del Pug, è quella di procedere con lo strumento dell’Accordo di programma» e quindi un «chiaro e forte interesse pubblico».
Invece? «Qui si è invertito il senso di marcia, con Asi che continua a dire cosa farà e poi noi dovremmo accettarlo».
Quindi? Asi e Comune si devono sedere allo stesso tavolo.
“Vade retro iper”
Sadegholvaad è quindi entrato nel merito del piano di riqualificazione, puntando i riflettori sulla questione più controversa: gli spazi commerciali. «L’asse di via Roma e in particolare via Bassi è già da oggi una delle arterie stradali più trafficate di Rimini. Non potrà mai diventare via dei supermercati».
Su quali basi si afferma ciò? «Ci sono atti ufficiali depositati che documentano come la proposta Asi preveda 1.500 metri quadrati di supermercato, a cui va aggiunta la piattaforma logistica fra vani tecnici e altro che porta a 6mila metri complessivi la parte con funzione commerciale».
Troppo, per il sindaco. «Pochissimo meno, per fare un esempio conosciuto a tutti, della sede Amazon a Santarcangelo. Immagino che, come sul modello Amazon, quella superficie così elevata diventi una base da cui a ogni ora del giorno partano camioncini e mezzi. Una situazione certamente incompatibile con via Roma».
“Facciamo la pace”
Come si risolve il braccio di ferro? «Cerchiamo insieme di elaborare una proposta in cui l’interesse pubblico sia evidente e inequivocabile – ha concluso il primo cittadino -. Appello che fino a questo momento è caduto nel vuoto. Se come paventato si ha l’intenzione di fare ricorso, nessuno lo impedisce, ma questo atteggiamento muscolare da parte del privato non agevola il perseguimento dell’interesse pubblico».
Resta solo l’Accordo di programma. «Possiamo azzerare tutto, ma 6mila metri quadrati di commerciale in quell’area oggi non sono una possibilità».