Ex Nuit Cesenatico, proprietà attesa per definire modi e tempi

Cesenatico

Resta l’attesa che si palesi chi si è aggiudicato all’asta per 6,850 milioni di euro l’area “Ex Nuit” sulla quale c’è un accordo di programma pubblico privato. La nuova proprietà ha a disposizione 120 giorni dalla data di aggiudicazione per procedere al rogito di un complesso immobiliare che raggruppa cinque diversi lotti e aree di interventi tra residenziale, commerciale, ricettivo turistico, servizi e opere pubbliche (da rimodulare), in base a un accordo del gennaio 2011.

L'amministrazione comunale, con il sindaco Matteo Gozzoli, si dice pronta a riannodare il filo del discorso sulle modalità di intervento, anche alla luce del nuovo strumento urbanistico, il Pug, che dovrebbe essere operativo a primavera. Il sindaco spiega: «Il comparto ex Nuit è una questione sentita in città e da parte dall’amministrazione comunale. Ormai da un decennio gli interventi previsti e autorizzati da quell’Accordo di programma si sono bloccati a causa dei privati. Con il fallimento nel 2017 avevamo ipotizzato la possibilità di revisione dell’accordo, che non è stata fattibile». Revisione che nella sostanza richiedeva al curatore del fallimento l'incameramento e l'uso pubblico dell'area ex Nuit, mentre in cambio si sarebbero cancellate le opere pubbliche stabilite dall'Accordo di programma del 2011, oltre al mantenimento degli appartamenti residenziali dalla prevista riconversione e trasformazione delle tre ex colonie di Levante: la San Vigilio, la Gioiosa e la Cif. Chiarisce Gozzoli: «Ora attendiamo i nuovi proprietari delle aree per comprendere tempi e modalità di intervento, anche alla luce del nuovo strumento urbanistico che presto sarà operativo. Sto seguendo con attenzione l’evolversi della situazione e le richieste di commercianti, operatori turistici e attività di divertimento. Come amministrazione comunale siamo sempre stati disponibili ad autorizzare attività temporanee all'interno dell'ex Nuit, come sosta auto e aree destinate ai giochi; un modo per rendere viva la zona. Mi rendo conto che lasciare un'area così centrale in stato di abbandono per la prossima estate non rappresenti una bella cartolina. Appena si presenterà il nuovo acquirente cercheremo di capire che progetti e che tempistiche sono previsti. Serviranno comunque tempi certi e garanzie adeguate».

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