Eurovision 2022 Rimini, subito un coro di sì: "Siamo i più adatti"

Rimini

Non poteva essere diversamente, ma è subito un coro di sì alla proposta del sindaco Andrea Gnassi: portare a Rimini l’edizione 2022 dell’Eurovision. La vittoria dei Maneskin, infatti, affida all’Italia il compito di organizzare il prossimo festival europeo della canzone. Albergatori e commercianti sono pronti: per noi è un sì.

Il commercio

Gianni Indino, presidente provinciale della Confcommercio, appoggia subito l’iniziativa di Gnassi, perché («dati alla mano») l’Eurovision è una manifestazione di sicura eccellenza, sia per quanto riguarda gli ascolti sia per l’effetto sulle vendite dei dischi. Due fattori che fanno dire: il ritorno d’immagine è sicuro. «È una rassegna che sta diventando sempre più importante».

Quindi? «Chi meglio di Rimini - aggiunge Indino - può organizzarla. Rimini è una città turistica, è conosciuta in tutto il mondo, le strutture come la Fiera sono una garanzia, gli alberghi non mancano di certo, servizi, mobilità. C’è tutto. Ospitalità, accoglienza, ristorazione, divertimento».

La Confcommercio suggerisce di fare squadra. «Tutta la città si dovrebbe unire per costruire un progetto e lanciare la candidatura. Gareggeremo con città più grandi, ma Rimini è la capitale del turismo».

Gli alberghi

«Qualsiasi manifestazione internazionale che possa essere fatta a Rimini, Bellaria, Cervia o Riccione comunica che la Romagna può sostenere eventi di un certo livello - commenta Alessandro Giorgetti, Federalberghi regionale -. Ci sono eventi che oltre ad avere numero eccezionali sono visti da milioni di persone. Eurovision sarebbe una bella occasione ma non credo che Roma se lo faccia fregare. Ma a livello comunicativo bene anche solo che l’idea sia stata lanciata».

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