"Errori di balneazione", Sergio Giordano sui controlli in mare

In base alla mia esperienza di “merdaiolo di lunga data”, dopo avere letto su quotidiani e su Fb, riguardo l’ultimo “divieto di balneazione”, molte prese di posizione di “ignoranti esperti, esperti ignoranti e anche di malafedisti e voltagabbana a seconda del vento”, mi sento in dovere di esprimere un mio parere .
La tutela della Salute Pubblica deve essere sempre prioritaria e il nostro sindaco, Andrea Gnassi, da anni, l’ha ben compresa, diventando lui medesimo il “Sindaco delle Fogne”.

Ecco dunque, appena si verifica uno sversamento fognario, in assenza ancora di analisi, partire immediatamente il DIVIETO di BALNEAZIONE SINDACALE!
È quindi perfettamente inutile, a questo punto, nelle prime 24 ore, fare dei Prelievi ed Analisi sullo stato del nostro Mare, perché sarebbe come eseguire un “alcol test” su chi è già disteso per terra in coma etilico… a meno che l’unico scopo sia quello di sanzionarlo e non di aiutarlo.
Pertanto Arpae, facendo quel prelievo “ufficiale e calendarizzato”, ritengo, che abbia eseguita una inutile e dispendiosa analisi.
In base alla mia esperienza di veterinario di campagna, ho sempre saputo che E.coli e altri enterobatteri, con le attuali tecniche microbiologiche, necessitano di un tempo di attesa che va dalle 12 alle 18 ore… Mentre, per ricevere come referto la reale quantità espressa “in colonie”, bisogna fare la conta di esse dopo circa altre 12 o 18 ore.
Conoscere il numero dei coliformi fecali, se è superiore o inferiore al valore limite come da normativa europea, è della massima utilità per comprendere se il DIVIETO PRECAUZIONALE SINDACALE È STATO PIÙ O MENO UTILE e se il Sindaco potrà togliere il divieto oppure mantenerlo.
Se io potessi decidere al posto di altri, cercherei di confrontarmi con Arpae per trovare,insieme, la soluzione al mio quesito: “Si poteva spostare di almeno 1 giorno il prelievo “obbligatorio per legge” ? Anche se questo spostamento, che io auspico, so bene che si può fare, per ora, solo per i seguenti tre motivi : a) Mare mosso b) Mancato supporto dei mezzi della Guardia Costiera c) Personale insufficiente di ARPAE.
Ecco, pertanto, cari Politici e Amministratori dove dovreste attivarvi immediatamente per evitare che i nostri “Sindaci virtuosi della costa romagnola”, più responsabili di tanti altri nel seguire le normative regionali nazionali ed europee, possano ri-trovarsi in difficoltà,specialmente durante la stagione turistica.
(*) co-fondatore della Associazione Basta Merda in Mare

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