Emporio solidale Cesena, nasce l'associazione che lo gestirà

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Procede su «un doppio binario» il percorso di avviamento dell’Emporio solidale. Uno è quello che riguarda l’immobile e il suo adeguamento al progetto, l’altro è quello che riguarda il lavoro delle associazioni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. Il percorso fatto fin qui e le prossime tappe sono presentate ieri in Commissione 4 (ne aveva chiesto la convocazione il gruppo Cambiamo) dall’assessora Carmelina Labruzzo, con lei anche la dirigente Barbara Solari.

Sono otto le associazioni che hanno sottoscritto, il 20 luglio scorso, il protocollo d’intesa: San Vincenzo De Paoli. Centro di aiuto alla vita, Auser, Arci Solidarietà, Campo Emmaus, Adra, Croce Rossa Italiana, Caritas. Le associazioni hanno definito al loro interno un gruppo ristretto più operativo di cui fanno parte 6 persone e individuato un coordinatore per il quale sono stati stanziati 30.000 euro (lordi) per due anni. In questi mesi, il gruppo si è impegnato in un percorso di formazione che ha previsto anche visite ad altre esperienze di empori che già esistono sul territorio regionale. È stato anche grazie a questo lavoro di conoscenza e analisi che il gruppo ha messo a punto il piano operativo che va ad implementare il protocollo d’intesa. Ogni passaggio di questo piano è stato condiviso con l’amministrazione, e con il gruppo allargato delle associazioni.

Nell’ambito di questo piano sono stati ad esempio individuati quali saranno i criteri di ingresso al servizio offerto dall’emporio solidale. L’idea è quella di un servizio rivolto a chi, sì in difficoltà economica, è in condizioni tali da poter essere aiutato a ritrovare la propria autonomia. Le valutazioni verranno fatte caso per caso, ma tutti gli utenti avranno la possibilità, grazie a un prepagata di fare spesa all’emporio per un periodo limitato di tempo. Per quanto e con quale budget sarà materia delle valutazioni puntuali dei Servizi sociali.

Tra le novità annunciate ieri, anche questa frutto del lavoro di approfondimento del gruppo operativo con il supporto di VolontaRomagna, la decisione di costituire un’associazione dell’emporio solidale. Sarà un’odv, un’organizzazione di volontariato.

Il secondo binario è quello che riguarda l’immobile. Per questo aspetto l’amministrazione ha già stanziato 500mila euro, di cui circa 50mila di progettazione, affidata allo studio Currà Architettura. Il progetto prevede la realizzazione al piano terra del cosiddetto market, il cuore dell’Emporio solidale, mentre il primo piano sarà dedicato alle attività corollario dell’emporio. Il magazzino sarà realizzato invece nell’area esterna e collegato al piano terra.

Ieri l’assessora ha raccontato anche che le risorse ottenute dal Pnrr saranno investite per implementare i servizi dell’emporio solidale. Un lavoro di co-progettazione con le realtà del terzo settore che avevano aderito all’avviso pubblico dell’Unione Valle Savio, ha permesso di mettere a punto il progetto “Centri Servizi - Stazioni di posta” che ha ottenuto un finanziamento complessivo di 1.090.000 euro.

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