Un pacchetto di misure e risorse economiche del valore complessivo di 30,6 milioni di euro, con l’obiettivo di “incrementare progressivamente il numero degli alloggi per le categorie più fragili passando, a regime, da quasi 2.000 alloggi a 2.700”. Consiste in questo, spiega il Comune di Rimini, il patto straordinario per le politiche abitative ‘Casa Rimini’, che “si snoderà lungo il mandato amministrativo 2023-2027” e che è stato presentato oggi in conferenza stampa. Il punto di partenza, fa sapere l’amministrazione è “l’adesione al ‘Patto per la casa’ della Regione, siglata martedì nella seduta di Giunta”, mentre quello di arrivo è “la programmazione di nuova edilizia popolare, con la presentazione dei progetti per attrarre finanziamenti statali e regionali”. L’obiettivo del ‘Patto per la casa’ regionale, ricorda il Comune, è “ampliare l’offerta degli alloggi in locazione a canoni calmierati” per “i nuclei familiari che non riescono ad accedere a soluzione sul libero mercato, ma che allo stesso tempo non possono accedere all’Edilizia residenziale pubblica, non possedendone i necessari requisiti socio-economici”. Per ampliare il numero di alloggi, il Comune cercherà di “individuare il patrimonio abitativo esistente, pubblico o privato, attualmente non utilizzato”, e per farlo “si avvarrà di un’Agenzia per la locazione, costituita nell’ambito dell’Acer, per la gestione immobiliare e la gestione amministrativa delle locazioni”. I gestori e i proprietari riceveranno, per ogni alloggio affittato, “agevolazioni tributarie (riduzione Imu), contributi per interventi manutentivi, garanzie e spese legali e di gestione del contratto fino ad un massimo di 12.000 euro per tutta la durata del contratto”. Entrando nel dettaglio delle misure, il Comune ricorda “l’intervento Pinqua dell’ex Moi, del valore di 15,2 milioni e già presentato per la richiesta di finanziamento statale”, che prevede “la realizzazione di 80 alloggi di proprietà comunale, un asilo nido a due sezioni, due spazi per attività pubbliche e collettive, piazza, parco, parcheggi e percorso ciclopedonale di collegamento tra i nuovi edifici e gli spazi esistenti”. Viene poi il progetto Piers, già finanziato, con “36 nuove abitazioni Erp dotati di caratteristiche di alta sostenibilità, efficienza energetica, massima accessibilità e sicurezza”. C’è poi il filone di interventi dell’Housing di comunità, con un investimento di 4,8 milioni e che prevede la messa a disposizione di immobili di proprietà pubblica o privata mediante convenzione diretta con il Comune. Investimento di 4,8 milioni di euro. Sono poi state approntate soluzioni per le fasce socialmente marginali, in carico da tempo ai servizi, con 10 alloggi di Housing First e 33 per progetti sociali dei servizi per un costo di 2,1 milioni. Infine, sono previsti interventi di conversione di strutture ricettive la cui licenza non sia più attiva al 25 marzo 2021 in residenze temporanee per gli studenti, per i lavoratori stagionali, per i dipendenti del comparto sanitario pubblico e delle Forze dell’ordine. In questo caso il costo stimato è di quattro milioni. Commentando il pacchetto di iniziative presentato in conferenza stampa, il sindaco Jamil Sadegholvaad bacchetta il Governo, affermando che “in assenza di politiche abitative nazionali, le città, con il sostegno delle Regioni, devono provvedere da sé. Così fa Rimini, presentando una soluzione con diverse diramazioni ma un unico obiettivo: incrementare l’offerta di alloggi nell’arco di questo mandato amministrativo di almeno un terzo rispetto al livello attuale”. Non a caso, aggiunge, “‘Casa Rimini’ viene tradotto in un nuovo patto di comunità perché il problema dell’abitazione non si risolve con un intervento dall’alto ed esclusivamente pubblico, ma deve essere assunto come criticità cittadina”. Per questo, spiega il primo cittadino, “il vero perno del progetto è il privato”. Per quanto riguarda, invece, “l’altra leva, la costruzione di nuovi alloggi”, la filosofia “è chiara: non consumo di nuovo territorio, ma riconversione di edifici e di aree marginali o inutilizzate”, e in quest’ottica “il recente ordine del giorno approvato in Consiglio sul recupero delle strutture alberghiere in disuso a fini sociali e la presentazione a finanziamento di progetti come quello riguardante l’area di via Roma e quella dell’ex Mercato ortofrutticolo vanno proprio in questa direzione”. Da parte sua, infine, l’assessore alle Politiche per la casa Kristian Gianfreda parla di “un programma di interventi innovativo, in attesa e nella speranza che anche il Governo si accorga di quello che sta succedendo a livello nazionale e dia qualche risposta”. FOTO TOMMASO MOROSETTI

Emergenza casa: a Rimini misure per 30milioni, obiettivo arrivare a 2.700 alloggi
