Emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi

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Emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale: questa è la proposta che lancia l’ Ente nazionale protezione animali (Enpa) rivolgendosi all’Associazione nazionale comuni italiani (Anci). A pochi giorni alla fine dell’anno l’Enpa chiede ai sindaci di emanare ordinanze che vietino, in vista del Capodanno 2023, l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione.

«Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione – sottolinea l’associazione animalista –, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica, bene indisponibile dello Stato che avremmo tutti l’obbligo di tutelare. Ogni anno, invece, fuochi e botti esplosivi causano vittime tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali. Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per gli animali non esistono numeri, ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano, i selvatici che si feriscono, gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione».

La presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, ha scritto al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, affinché inviti tutti i sindaci italiani ad emettere le ordinanze il prima possibile.

«Bisogna agire subito per evitare la strage di animali che si ripete ogni anno – afferma Carla Rocchi –. Occorre fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini. Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita e essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali. Servono poi più controlli per far sì che le ordinanze non rimangano solo parole».

Esistono ormai tante alternative ai fuochi d’artificio, «più rispettose nei confronti di tutti gli animali, quali fontane luminose e droni adornati da led multicolori che, manovrati da terra con appositi software, compiono evoluzioni e formano figure colorate. Far scoppiare i botti – conclude Rocchi – è pratica anacronistica. L’Enpa invita a rinunciare ai petardi a Capodanno: ci sono molti modi di festeggiare l’inizio del nuovo anno, bisogna scegliere quelli sicuri e rispettosi della vita».

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