Elezioni, Bonaccini non si fa spaventare dalla Lega. "Partiamo da 0-0"

Rimini

Non si lascia abbattere dall’exploit della Lega confidando che (come avvenuto per le Amministrative, dove il voto europeo e quello locale sono stati opposti) buon governo e affidabilità possano premiare il centrosinistra in vista delle Regionali. "Sarà dura, il vento lo vediamo tutti", ma "noi in Emilia-Romagna vogliamo vincere, non partecipare".

Lo sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla luce dei dati delle europee ("vince la Lega, anche qui") e dei segnali positivi per il centrosinistra alle amministrative. A margine della seduta dell'assemblea legislativa, Bonaccini sottolinea di volersi giocare fino in fondo le proprie chance. "Lo dico con grande umiltà sapendo che si può perdere, ma noi non andremo lì per cercare di contenere una sconfitta, vogliamo vincere in Emilia-Romagna perché crediamo di aver dato in questi anni un buon Governo all'Emilia-Romagna", vista come ultimo baluardo di centrosinistra dopo la caduta di Sergio Chiamparino in Piemonte. "Ci sono problemi enormi che non abbiamo risolto - ammette poi Bonaccini - ma bisogna anche guardare con orgoglio alle cose che sono successe e che ci hanno rimesso in corsa".  

Bonaccini confida dunque nel "buongoverno", ma è consapevole che potrebbe non essere sufficiente per strappare il bis in viale Aldo Moro. "So che non bastano più le cose fatte, ma credo che il voto nei Comuni dimostri che se c’è qualità nella classe dirigente e una competenza riconosciuta è questa l'unica base dalla quale partire". Bonaccini sottolinea infatti con forza vittoria del centrosinistra nei quattro quinti dei Comuni al voto domenica scorsa in Emilia-Romagna, 21 su 35 (più 12 ballottaggi, in otto dei quali i candidati del centrosinistra sono in vantaggio) di quelli sopra 15.000 abitanti. Ma ci vogliono "prudenza e umiltà, a ogni partita si riparte sempre da 0 a 0, e questo vale anche per le regionali. Inutile la depressione dopo le europee come l'entusiasmo dopo le comunali", ribadisce il governatore.

Delusi da recuperare e alleanze
Il Movimento 5 stelle "è il netto sconfitto" di questo turno elettorale, "ma è una forza che raccoglie ancora considerevoli numeri, quindi non si può parlare di funerale". Stefano Bonaccini conta però di recuperare almeno in parte per la sua coalizione i voti in uscita dai 5 stelle in Emilia-Romagna, considerato che molti di quegli elettori hanno il cuore a sinistra. "Sono convinto che una parte non piccola degli elettori M5s per se stessi o per radici di famiglia o per tradizione non venga da storie molto differenti da quella da cui vengo io". Quindi, ribadisce oggi il presidente dell'Emilia-Romagna, "penso che dovremo con grande umiltà  rivolgerci a tutti gli elettori immaginando che se l'alternativa diventasse l'una o l'altra", cioè tra centrosinistra e centrodestra, "qualche deluso possa riflettere" se stare col centrosinistra, "per valori o riferimenti di programma".

Dopotutto, sostiene Bonaccini, con quel mondo "abbiamo avuto divisioni ma ci sono anche cose sulle quali c'e' una opinione comune". Il tramite potrebbe essere Federico Pizzarotti, il quale non fa mistero di volere erigere un argine all'avanzata leghista in Emilia-Romagna. Una alleanza con Italia in Comune sembra ormai nelle cose.

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