Elezioni, a Rimini affluenza in netto calo: solo il 55,59% al voto

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Urne chiuse alle ore quindici di ieri. La seconda “mezza giornata” elettorale ha confermato (ampiamente) il trend domenicale: gli elettori della provincia riminese hanno preferito lasciare le tessere elettorali nel cassetto. E se il sole domenicale può avere avuto qualche influenza, in seguito non si è registrato l’atteso recupero. Diversi candidati sindaci, infatti, all’uscita dai seggi hanno firmato appelli alla partecipazione.
Il trend è in diminuzione, anche se in misura diversa nei sei Comuni: Rimini, Cattolica, Novafeltria, Pennabilli, Sassofeltrio, Montescudo-Montecolombo. Il dato generale testimonia quindi il trend: 55,82 per cento, in calo rispetto al 58,80 del 2016.
“Maglia nera” è la piazza di Montescudo-Montecolombo con 47,10 per cento, un crollo rispetto al 56,03 per cento di cinque anni fa (meno 8,93).
Come nel 2016, Rimini si conferma ben al di sotto della soglia del 60 per cento: 55,59 contro il 57,87.
Ancora peggio Cattolica con un balzo in negativo di 5,69 punti percentuali: 53,06 per cento contro il 58,75 dell’ultima tornata elettorale.
Per trovare numeri che facciano pensare un po’ agli anni d’oro della partecipazione, bisogna andare a osservare le piazze della Valmarecchia. Il migliore risultato dei sei Comuni al voto è quello registrato da Pennabilli che varca la soglia psicologica del 70 per cento: affluenza al 70,26, in ogni caso in calo rispetto al 72,43 di cinque anni fa.
Chiudono Sassofeltrio (66,24 per cento, mentre nel 2016 l’affluenza era stata del 70,88) e Novafeltria: 61,46 per cento (70,17 per cento in precedenza).

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