Elena Bucci e Angela Malfitano "Per magia" al teatro Sociale

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Entra nel vivo questa sera alle 21 la stagione del teatro Sociale di Novafeltria con due grandi attrici e autrici che arrivano subito dopo il debutto all’Arena del sole di Bologna: Elena Bucci e Angela Malfitano con Per magia. Lo spettacolo nasce all’interno del progetto “Il corpo delle donne. Corpo sociale. Una lunga storia di interazioni”.

In che modo si è sviluppato?

«Il progetto nasce nel 2018 da una costola di Tra un atto e l’altro Aps, il Collettivo Amalia, che si occupa di tematiche di genere e salute al femminile – commenta Angela Malfitano –. Circa un anno fa abbiamo pensato di realizzare una vera e propria produzione teatrale che parlasse di femminile e ho pensato di chiedere a Elena Bucci di fare la regia dal momento che ho sempre apprezzato la sua visionarietà, la sua creatività il suo toccare vite di donne e uomini fuori dal comune».

«Non posso che dichiarare la mia ammirazione per la vitalità, la generosità e la qualità umana e di pensiero che vi ho ritrovato – continua Elena Bucci –. Una delle prove di questa apertura di pensiero è proprio il fatto che sia stato possibile creare in tutta libertà uno spettacolo all’interno del progetto. L’esperienza artistica, anche all’interno di attività prettamente sociali, viene vissuta come necessaria e vitale, irrinunciabile. Credo che sia un esempio di come dovrebbero sentire e agire tutte le comunità».

Come affronta la tematica centrale focalizzata sulla donna?

Bucci: «Credo di averla affrontata senza pormi come obbiettivo di trattarla, ma semplicemente portando piano piano Angela e me a raccontare con sincerità e leggerezza le nostre stesse storie e quelle dei nostri incontri, trasformandole attraverso l’immaginazione e la sintesi che richiedono la scrittura e il teatro. Ci siamo divertite rivivendo anche le più incresciose esperienze, ridendo di quanto noi stesse a volte ci siamo adattate, per essere accettate e per evitare contrasti, ad alcune assurde situazioni».

Com’è stato accolto a Bologna?

Bucci: «Abbiamo riscontrato adesioni entusiastiche da persone di diverse età, uomini e donne. Puntare alla massima trasparenza e verità ha superato le barriere. Qualcuno ha detto che “ha sentito il cuore come una farfalla”. Qualcuno ha vissuto la nostra storia come fosse la sua».

Quali sono i punti di forza del teatro come mezzo per trasmettere messaggi così importanti?

Malfitano: «Il punto di forza è il teatro stesso, cioè lo spettacolo dal vivo. Il fatto stesso che ci siano esseri umani davanti ad altri esseri umani, la presenza, la vicinanza, l’empatia, l’energia circolare che si crea in uno spazio teatrale o in uno spazio rituale, sono unici per la trasmissione. Questo spettacolo ha visto anche molti studenti delle scuole superiori tra il pubblico che hanno manifestato entusiasmo e partecipazione».

Bucci: «Il teatro ci libera dalle barriere create ad arte per dividerci secondo età, genere, censo, cultura, etnia».

Parallelamente alla messinscena viene portato avanti anche un preciso lavoro sulla formazione nel vostro percorso. Cosa vi interessa trasmettere quando intraprendete un percorso?

Bucci: «Amo talmente tanto il mio lavoro, lo ritengo così necessario alla salute individuale e delle comunità che diventa naturale raccontarlo agli altri, visto che è tanto spesso ignorato dai media. La bellezza è proprio nella ricerca di esprimere con la massima trasparenza e verità l’essenza del nostro viaggio».

Malfitano: «L’aderenza ai propri sogni e ai propri desideri, la consapevolezza di averne e la consapevolezza di sé, della propria forza, del proprio potenziale».

La serata comincia alle 20.30 con un brindisi nel foyer Fiorito.

Info: 376 1531172

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