Edoardo De Crescenzo al Ravenna Festival

“Il trebbo in musica 2.2” di Ravenna festival continua questa sera, all’arena Stadio dei pini di Cervia alle 21.30, con “Avvenne a Napoli”, protagonisti Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello.

Cervia e Ravenna Festival proseguono il loro omaggio ai “trebbi poetici”. E la serata di oggi racconta una altissima forma di poesia, la canzone napoletana, felice connubio di musica e parole che ha visto impegnati i maggiori interpreti e compositori della scena musicale italiana, dal Settecento ad oggi. “Avvenne a Napoli”, scrivono gli organizzatori, «è un lavoro di ricerca per ricostruire il “suono perduto” che doveva avere quella musica quando fu scritta dai suoi autori, prima che si stratificassero mille rifacimenti e fraintesi stilistici, sociali, culturali»: uno spettacolo che è anche un po’ una macchina del tempo, lo definiscono. Uno spettacolo che va alle radici della musica napoletana, nei salotti colti, per poi seguirne il percorso che l’ha portata per le strade del capoluogo partenopeo, e diventare “popolare”.

Si parte da “Fenesta vascia”, canzone che gli studiosi fanno risalire al periodo Angioino del regno di Napoli, nel XIV secolo; solo nel 1825 Giulio Genoino adattò le parole al dialetto napoletano contemporaneo e Gugliemo Cottrau ne arrangiò la musica. Il lungo viaggio dentro e intorno alla canzone napoletana arriva fino agli anni cinquanta di “Luna rossa”, celeberrimo brano scritto dallo zio di Eduardo De Crescenzo, Vincenzo: dal debutto al teatro Augusteo di Napoli cantata da Giorgio Consolini, “Luna rossa” ha conosciuto una quantità di interpretazioni, da Claudio Villa a Frank Sinatra, da Massimo Ranieri a Lina Sastri fino a Caetano Veloso e M’Barka Ben Taleb.

Eduardo De Crescenzo, napoletano classe 1951, dopo il successo a Sanremo nel 1981 con “Ancora” ha affrontato diverse esperienze in campo musicale, collaborando con musicisti come Angelo Branduardi, Maria Pia De Vito, Karl Potter. Ma solo in questo ultimo progetto ha affrontato la canzone napoletana: «Un patrimonio che – come ha raccontato – mi appartiene, certo per cultura, sangue, dna, come appartiene a tutti noi che ci siamo cresciuti dentro. Ma non avevo mai pensato di cantarla sino a quando non ho sentito in un club la Accarezzame di Julian Oliver Mazzariello, con cui suonavo in “Essenze Jazz”. La sua rilettura mi ha spinto a questo concerto con lui, che ha un tocco internazionale, e al tempo stesso comunica un’emozione verace».

“Sere d’estate”con le “Canzoni”di Roberta Giallo

La rassegna “Sere d’estate semplicemente speciali” ospita questa sera alle 21 la cantautrice Roberta Giallo, che si esibirà al Chiostro della residenza comunale a Castel Bolognese (Piazza Bernardi, 1). L’eclettica cantautrice porterà sul palcoscenico i brani del suo ultimo album “Canzoni da museo”, in cui propone le liriche musicate di alcuni poeti di spicco, dal fotografo Giovanni Gastel, a Davide Rondoni, fondatore del Centro di Poesia Contemporanea, passando per Roberto Roversi, celeberrimo poeta e autore di numerosi testi musicati da Lucio Dalla.

Ad accompagnare l’esibizione di Roberta Giallo sarà il polistrumentista Enrico Dolcetto, produttore artistico dell’album. L’album è arricchito dalla presenza di alcuni componimenti inediti ad opera di Roberto Roversi, gentilmente donati a Roberta Giallo da Antonio Bagnoli, editore Pendragon e nipote del poeta. Nella realizzazione di questo disco l’artista si è fatta guidare dallo scopo di musicare le liriche di poeti di spicco per donare vita nuova a questi versi, creando un’opera musicale inedita. La partecipazione all’evento è gratuita, fino ad esaurimento posti.

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