Obbligati a vivere più a lungo

Il taglio delle automediche deciso dall’Ausl e le relative proteste stimolano una riflessione. Intanto si notano le due linee dei sindaci: compatti nel difendere il servizio i forlivesi, allineati gli altri, forse per non disturbare il manovratore in Regione. Il problema della carenza di medici esiste, e non da oggi, non solo in Emilia Romagna. Una domanda sorge spontanea: se di queste automediche si può oggi fare a meno senza ritardare i soccorsi, perché prima c’erano? Un lusso, uno spreco? Passiamo oltre: se domani mancassero all’appello cardiologi e ortopedici sarà ordinato ai cittadini di non fare sforzi ed evitare le piste da sci per ridurre il rischio di infarti e fratture? Se scarseggia il personale chi amministra ha il compito di trovarlo, altrimenti rimetta il mandato.
Di questo passo quando mancheranno gli addetti all’obitorio saremo costretti a campare di più. Non per il gusto di vivere a lungo, ma per non causare grattacapi al prossimo.

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