Turismo. Boom di Bologna nel 2023. In Emilia-Romagna seconda solo a Rimini. Battute Cesenatico, Riccione e Cervia

RIMINI. Nel giro di un anno Bologna guadagna tre posizioni e si piazza al secondo posto nella classifica dei comuni col maggior numero di presenze turistiche in Emilia-Romagna.

A dirlo sono i dati registrati dalla Regione (ancora da validare) riferiti all’intero 2023, anno sicuramente condizionato dagli effetti dell’alluvione di maggio e da una certa difficoltà di spesa degli italiani.

Rimini resta la destinazione al comando con 6.731.661 pernottamenti negli esercizi ricettivi. Dopo Bologna si piazzano nell’ordine Cesenatico, Riccione e Cervia.

Mentre la costa romagnola fatica a recuperare i numeri del 2019 (ultimo anno prima del Covid) il capoluogo emiliano (ma anche molte località emiliane) segna nell’ultimo anno un +11,5% e un +10,4 rispetto al 2019.

Quota stranieri in crescita

Dal 2019 ad oggi cresce la quota degli stranieri sul totale del turismo regionale passando dal 26,3% al 28,2%. Ed è proprio la componente degli stranieri a fare la differenza in molti casi. Specie quando la vacanza (o la partecipazione a una fiera) contempla l’uso dell’aereo. Bologna può contare su un aeroporto che nel 2023 ha registrato quasi dieci milioni di passeggeri (+600mila rispetto al 2019) contro i circa 400mila totali dei due aeroporti romagnoli di Forlì e Rimini. Nel 2023 ha avuto più presenze turistiche dall’estero (55,2%) che dall’Italia. Ormai ha raggiunto 1.943.211 pernottamenti stranieri, a poca distanza da Rimini che ne ha registrati 2.291.981. Non è un caso che quasi tutti i comuni in crescita di presenze rispetto al 2022 hanno una componente di stranieri non bassa. Il 2023 ha infatti registrato a livello regionale una crescita dall’estero del 12,9% a fronte di un calo di italiani del 5,8 (-3,2% il dato regionale complessivo).

Chi cresce di più

Rispetto al 2022 fra le località più frequentate quelle che sono cresciute di più sono nell’ordine, Bologna, Modena, Misano, Parma, Ferrara, Ravenna e Rimini. Quelle che hanno la più alta frazione di stranieri sono, sempre nell’ordine, Bologna, Parma, Lidi di Comacchio, Modena, Rimini, Ferrara, Ravenna. Non è un caso quindi se da più parti, sia dalla politica sia soprattutto dal tessuto economico, si spinga per sfruttare al meglio la rete aeroportuale romagnola.

I dati sono quelli registrati dal Servizio statistica della Regione e derivano dalle dichiarazioni degli esercizi ricettivi. Non possono misurare il sommerso. L’Osservatorio sul turismo in Emilia Romagna curato da Trademark Italia per Unioncamere e Regione cerca di stimare anche il sommerso attraverso l’analisi di tanti indicatori. Quale è la differenza? Nel 2023 i dati Istat dell’Emilia-Romagna parlano di 39 milioni di pernottamenti. L’Osservatorio stima invece quasi 62 milioni di presenze.

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