Dati economici positivi. L’alluvione ha frenato ma non fermato la Romagna produttiva

Nel post-alluvione la Romagna prova a voltare pagina e vanta già indicatori che fanno ben sperare. E l’apporto della Zona logistica semplificata, di cui si attende la definitiva istituzione, conferirebbe un aumento dell’export e un influsso positivo soprattutto sui container, il cui traffico crescerà di oltre l’8%. E’ quanto emerge dai dati elaborati dal Centro studi di Intesa Sanpaolo che dà conto di una capacità delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini di dimostrare reattività e resilienza nonostante gli accadimenti di quasi un anno fa in relazione, soprattutto, ad un modello di sviluppo incentrato sulla presenza di filiere e distretti industriali e la diversificazione produttiva, con aziende all’avanguardia e competitive sia a livello nazionale che internazionale.

La situazione

Così, se alluvione e difficoltà date dal contesto internazionale fanno segnare un calo dell’export (-4.4%) nel 2023, la capacità di reazione si legge in alcuni comparti strategici, come la meccanica, ancora principale comparto per valori esportati e nel 2023 e che fa segnare un +8,8%, toccando la cifra record di 2,7 miliardi di euro.

E anche l’abbigliamento ha visto aumentare le proprie esportazioni del 6,2% per un valore complessivo di 684 milioni di euro. Più difficile il quadro dell’agroalimentare che nel complesso dell’anno ha registrato un calo del 3,6%, ma va registrato come il 2023 era iniziato con un brillante primo trimestre (+27.8%) e che nonostante i danni delle intemperie il distretto dell’ortofrutta romagnola ha chiuso il 2023 in positivo (+1,9%) grazie ad una brillante crescita dell’export nell’ultimo trimestre dell’anno (+12,4%).

I punti forti e quelli deboli

Restando nell’ambito dell’export distrettuale, i distretti riminesi dell’abbigliamento e delle macchine per il legno hanno registrato, rispettivamente, aumenti del 4,1% e del 3,2% rispetto al 2022. In flessione le calzature di San Mauro Pascoli (-6,7%) e i mobili imbottiti di Forlì (-8,6% nonostante un buon +8,4% negli ultimi tre mesi del 2023), trend verosimilmente dovuti alle difficoltà incontrate da tutti i settori legati ai beni di consumo per la riduzione del reddito disponibile delle famiglie causata dall’inflazione del periodo.

Accesso al credito

Presenza di distretti e filiere corte a livello locale facilitano anche l’accesso al credito, tanto è vero che la stessa Intesa Sanpaolo fa sapere di aver siglato 105 programmi di filiera, che coinvolgono oltre 2.600 aziende fornitrici per un giro d’affari complessivo di oltre 16 miliardi di euro. Buona anche la performance del turismo: rispetto all’anno precedente i pernottamenti nei comuni rivieraschi si sono mantenuti stabili (+0,1%) ed al calo degli italiani (-2,7%) ha fatto da contraltare il significativo aumento degli stranieri (+9,8%).

Gli sviluppi

Interessanti, inoltre, le prospettive per il porto di Ravenna, fulcro di una Blue economy che in regione genera un valore aggiunto di 3,7 miliardi di euro, coinvolge oltre 14mila imprese e occupa 57 mila persone.

Nel 2023 il 29% dell’import-export regionale ha viaggiato su nave, per un valore di 39,7 miliardi di euro. Sono state esportate via mare merci per 25,6 miliardi di euro. Ora, con l’imminente coinvolgimento dell’intera area portuale nella Zona logistica semplificata (Zls) della Regione Emilia‐ Romagna, in base a stime di Srm, centro studi che fa capo al Gruppo Intesa Sanpaolo, a regime si potrà ottenere un incremento dell’export del territorio fino al 4% e un aumento del traffico dei container fino all’8,4%.

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