Conserve Italia, liquidazioni record da 106 milioni ai soci

Economia & Business
  • 05 novembre 2025

Supera i 106 milioni di euro la cifra complessiva delle liquidazioni erogate da Conserve Italia ai propri soci produttori nel corso dell’esercizio 2024-25. Un risultato mai raggiunto in precedenza, che premia il lavoro delle 35 cooperative agricole che compongono il Consorzio e che conferiscono le materie prime trasformate nei marchi storici del gruppo, Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

Nel periodo considerato, i soci hanno conferito il 95% delle 549.542 tonnellate di materia prima lavorata tra pomodoro, frutta e orticole da industria. Le liquidazioni segnano così un incremento del 60% rispetto a cinque anni fa, confermando il trend di crescita costante del valore riconosciuto alla base agricola.

«La cifra record delle liquidazioni testimonia l’impegno concreto di Conserve Italia nella valorizzazione della propria filiera agricola, alla quale non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà», ha dichiarato il presidente Maurizio Gardini, intervenendo all’assemblea dei soci svoltasi a San Lazzaro di Savena.

Durante l’incontro Gardini ha illustrato anche lo stato di avanzamento del Piano investimenti da oltre 86 milioni di euro, che sarà completato entro il 2026. «Le innovazioni in corso in tutti i nostri stabilimenti produttivi e nella sede centrale - ha aggiunto - ci consegnano un’azienda sempre più all’avanguardia in termini di qualità, efficienza, tracciabilità, sostenibilità ambientale e digitalizzazione. Abbiamo cambiato il volto di Conserve Italia tenendo ben salde le radici nella terra dei nostri soci produttori».

Approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2024-25, chiuso il 30 giugno 2025. Il gruppo - che comprende la capogruppo Conserve Italia e otto società controllate - ha registrato un fatturato di 1,15 miliardi di euro, con un utile di 6,5 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata si è attestata a 115 milioni, l’Ebitda a 76 milioni (pari all’8,5%) e il patrimonio netto ha raggiunto quota 306 milioni di euro.

Il direttore generale Pier Paolo Rosetti ha sottolineato come l’esercizio sia stato influenzato da un contesto internazionale instabile e da un effetto deflattivo sui prezzi dopo una lunga fase inflattiva, con una flessione dei consumi in alcune categorie. «La nostra politica commerciale, sia sul mercato interno che su quelli esteri, ha mirato a salvaguardare la marginalità aziendale a beneficio della filiera agricola, anche a costo di sacrificare volumi di vendita - ha spiegato -. Abbiamo continuato a puntare sull’innovazione con la forza dei nostri marchi, a partire da Yoga con le nuove gamme di succhi di frutta, il pomodoro Cirio con l’ampliamento dei sughi al datterino e Valfrutta con le novità nel segmento dei piatti pronti vegetali». Conserve Italia si conferma così un punto di riferimento per la valorizzazione del lavoro agricolo italiano, unendo solidità economica, investimenti e innovazione industriale.

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