A Forlì nasce Confcooperative Romagna-Estense: la base associativa supera i 9 miliardi di fatturato

Economia & Business
  • 10 novembre 2025

Oggi, lunedì 10 novembre 2025, presso l’ex Chiesa di San Giacomo di Forlì, è stata ufficialmente costituita Confcooperative Romagna-Estense, la nuova associazione di rappresentanza cooperativa territoriale che nasce dalla fusione di Confcooperative Romagna e Confcooperative Ferrara. Presenti all’assemblea di fusione, tra gli altri, anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, l’economista Leonardo Becchetti e il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.

A decretare la fusione sono stati gli oltre 500 delegati delle due associazioni, che si sono riuniti in assemblee separate alle 14 e poi nell’assemblea unica alle 16. Il momento centrale è stata l’elezione per acclamazione del nuovo presidente di Confcooperative Romagna-Estense Roberto Savini e dei 119 consiglieri territoriali. Faentino, Savini è già presidente del Gruppo Cofra e presidente nazionale della federazione Confcooperative Consumo e Utenza.

«Confcooperative Romagna-Estense nasce dall’incontro di due territori sani e unici - ha commentato Savini -. La parola che meglio descrive questa fusione è integrazione. Questa unione non è motivata solo dall’efficienza. È molto di più: è un indice di maturità organizzativa, è cambiare qualcosa che sta già funzionando bene per generare l’inedito e lasciare tracce di noi nel futuro».

I numeri

Confcooperative Romagna-Estense opera su un territorio vasto e densamente popolato. La nuova associazione comprende 4 province (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) e un’area di 7.817 km quadrati, articolata in 94 Comuni. La popolazione complessiva di riferimento è di circa 1,5 milioni di abitanti.

La base associativa rappresenta circa 610 cooperative, con 182.178 soci e socie e 43.659 addetti e addette, per un fatturato complessivo che supera i 9 miliardi di euro. La nuova organizzazione di Confcooperative Romagna-Estense potrà contare su 7 sedi operative situate a Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, Ferrara e Goro.

«La nascita di Confcooperative Romagna-Estense non è una semplice operazione amministrativa - ha aggiunto Savini -. È il risultato maturo e convinto del lavoro di migliaia di cooperatori che, nel corso degli anni, hanno trasmesso un patrimonio inestimabile di cultura, impegno, visione strategica e ricchezza, non solo economica, ma anche sociale. Senza questo solido substrato umano e valoriale, l’integrazione non sarebbe stata possibile.»

Durante l’assemblea costituente della nuova organizzazione un’attenzione particolare è stata posta sul ruolo cruciale che la cooperazione deve giocare nel contesto del nascente Piano Nazionale sull’Economia Sociale: «Il Piano Nazionale sull’Economia Sociale, attualmente in fase di consultazione, rappresenta una tappa fondamentale per valorizzare la nostra identità cooperativa - ha evidenziato il neopresidente -. Occorre superare la narrazione riduttiva che descrive l’Economia Sociale come un semplice strumento riparativo, chiamato a intervenire solo nei vuoti lasciati dal mercato o dallo Stato. L’economia sociale va ben oltre: non segue la logica del “prima produco e poi distribuisco”, ma integra la giustizia sociale fin dalle fasi decisionali del processo economico, ponendo al centro le persone, le comunità e la sostenibilità dei territori.»

I lavori dell’assemblea di fusione

L’assemblea costitutiva di Confcooperative Romagna-Estense, dal titolo “Generatori di Economia Sociale - Insieme con radici forti per un futuro sostenibile”, vede la partecipazione di figure di rilievo istituzionale e accademico. Il programma della parte pubblica è stato aperto dalla relazione del neopresidente Roberto Savini alla quale seguono i saluti istituzionali del sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, e il messaggio dei vescovi dei territori dove hanno sede gli uffici della nuova associazione. Momenti centrali dell’evento sono la presentazione del Bilancio di Sostenibilità di Confcooperative Romagna-Estense, un progetto comune al quale le due organizzazioni hanno lavorato prima della fusione, e l’intervento di Leonardo Becchetti, professore di Economia all’Università Tor Vergata di Roma e direttore del Festival Nazionale Economia Civile (FNEC), sul tema “Cooperazione e intelligenza relazionale: visione e risposte alle crisi”. Successivamente, si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”, condotta dalla giornalista economica Ilaria Vesentini. Al dibattito prendono parte il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, l’amministratrice de LA BCC e professoressa UNIBO, Federica Bandini, la vicepresidente della cooperativa Serena, Chiara Bertolasi, la presidente della cooperativa Gemos, Mirella Paglierani, e il presidente del Gruppo Orogel, Bruno Piraccini. I lavori assembleari saranno conclusi dall’intervento del presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini.

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