Ebe del Canova, partnership tra Comune di Forlì e Repubblica di San Marino per celebrare l’anno canoviano: coniata moneta ad hoc

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Con la propria Ebe, esposta nei Musei San Domenico, e grazie a una partnership inedita con la Repubblica di San Marino, il Comune di Forlì diventa protagonista assoluto dell’Anno Canoviano.

Poste San Marino Spa celebra infatti Antonio Canova in occasione dei duecento anni dalla sua morte con l’emissione di una moneta commemorativa da 2 euro.

Per concessione del Comune di Forlì la moneta riporterà sul rovescio l’immagine in rilievo di Ebe, scultura simbolo delle collezioni civiche d’arte forlivesi. Ai lati dell’immagine della dea Ebe le date 1822 e 2022 a ricordare il bicentenario della scomparsa dello scultore e in giro le legende “Canova” e “San Marino”. La moneta realizzata dal bozzettista Antonio Vecchio, sarà prodotta con una tiratura da 55.000 copie.

Il Sindaco Gian Luca Zattini dichiara: “È un onore per questa Amministrazione comunale il fatto che, tra tutte le opere realizzate dal Maestro di Possagno, Poste San Marino abbia deciso di utilizzare per la propria moneta l’opera simbolo dei Musei Civici di Forlì. La scultura forlivese è una delle creazioni più belle realizzate dal Canova ed una perfetta ambasciatrice della ricchezza del patrimonio culturale della nostra città nel mondo.”

“È certamente motivo di orgoglio - dichiara l’Assessore alla Cultura Melandri - essere protagonisti di un evento così importante che conferisce lustro alla nostra città e, allo stesso tempo, riconosce l’importanza del nostro patrimonio artistico”.

La statua forlivese è la quarta e ultima versione dell’iconografia, tutta d’invenzione canoviana, della fanciulla coppiera dell’Olimpo, dea della gioventù. La scultura, creata tramite l’uso del secondo gesso creato per la statua di Ebe, fu realizzata tra il 1816 e il 1817 su incarico della contessa Veronica Zauli Naldi, vedova del conte forlivese Giovanni Guarini. L’opera, acquistata nel 1887 dal Comune di Forlì per le proprie collezioni d’arte, può essere oggi ammirata visitando il Museo Civico di San Domenico, all’interno di una delle sale riservate alle opere della Pinacoteca Civica.

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