Forlì, è morta Tebe Fabbri, colonna del volontariato

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Il mondo della solidarietà forlivese piange Tebe Fabbri. Colonna portante di numerose associazioni e organizzazioni locali, la volontaria è spirata ieri all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì per le conseguenze di un grave malore patito venerdì scorso nella sede della Fondazione Cassa dei Risparmi, della quale era socia e dove si era recata per un’attività di consulenza. Nata il primo giugno 1938 a Forlì e acquisito il diploma di ragioniera, la Fabbri ha operato come contabile in un’industria tessile meldolese dal 1952 al 1966, per poi entrare nella grande organizzazione dell’Inps, ove ha concluso la carriera impiegatizia come direttore di divisione nel 1997. Nel 1999 inizia la grande avventura come volontaria. Esperta di contabilità e di procedimenti, è stata pioniera a Forlì nella strutturazione di Assiprov e di numerose realtà solidali ed ecclesiali locali, come l’Avis, l’Unitalsi e il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, l’onlus fondata nel 1963 dalla martire per la carità Annalena Tonelli. In ultimo ha dato il suo apporto determinante all’operatività de “Il Giardino dei Ciliegi”, l’organizzazione solidale forlivese presieduta da Paola Zenzani, impegnata nel sostegno a distanza dei bimbi di strada accolti in Guatemala dal missionario forlivese Andrea Francia. «Con Tebe – ricorda fra le lacrime il presidente onorario del Comitato per la Lotta contro la fame nel mondo, Vanni Sansovini – abbiamo condiviso i progetti missionari più importanti della nostra associazione. Era una donna speciale: se abbiamo allargato il nostro braccio benefico in tutto il terzo mondo, è stato merito suo e della sua immensa capacità progettuale». «Tebe è stata una persona vera e stupenda – dichiara Pierangelo Laghi, per anni dirigente della sezione forlivese dell’Avis – e di lei serberò un ricordo intenso fatto di impegno e professionalità, soprattutto nella predisposizione di progetti di volontariato sul territorio. Era precisa e meticolosa, al punto da destare sempre un senso di stupore per la sua capacità organizzativa». Al più presto i familiari comunicheranno il luogo e l’ora in cui salutare e onorare questa donna straordinaria, che ha dedicato la vita alla cura del prossimo».

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