Lo hanno trovato nella pasticceria che la sua compagna aveva aperto da qualche mese appena. La titolare non c’era. Lui, che formalmente non era dipendente dell’attività, era da solo; una vecchia conoscenza dei carabinieri di Lido Adriano, che sabato sera sono andati a colpo sicuro del negozio di viale Virgilio. E’ bastata una rapida perquisizione per trovare oltre 5 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, tutte nascoste all’interno di una scatola da scarpe.
E così Ben Hatem Siliman, di origine tunisina, è finito in manette.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per specifici episodi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, aveva negato di avere alcunché. Così gli uomini della locale Stazione hanno setacciato l’attività commerciale, inaugurata giusto nei primi mesi dell’anno.
Due gli involucri di polvere bianca che sono sbucati da una scatola da scarpe. Uno conteneva 0,5 grammi di cocaina, l’altro invece, 4,9 grammi della stessa sostanza. E’ stato sufficiente per consentire l’arresto con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
Comparso ieri mattina in tribunale per il processo per direttissima, lo straniero – assistito dall’avvocato Francesco Furnari – è tornato libero con obbligo di firma tre volte a settimana. Questa la decisione del giudice Federica Lipovscek dopo la richiesta avanzata dal vice procuratore onorario Adolfo Fabiani. Il processo proseguirà invece nei prossimi mesi, alla luce della richiesta della difesa.