Forlì e le donne imprenditrici: gli ostacoli iniziano dall'accesso al credito
Essere donna e fare impresa richiede lo sforzo di sfondare barriere di genere «ancora ben lontane dall’essere superate». «La parità di condizioni tra uomini e donne, anche nel settore dell’imprenditoria, c’è solo in apparenza. Se sei donna e vuoi fare l’imprenditrice devi fare il triplo della fatica, a cominciare da quando vai in banca a chiedere il finanziamento». Laura Grilli, titolare dello storico negozio Estetica Laura di Forlì, è presidente di Cepec, Associazione europea estetiste e cosmetici, ed è ex presidente regionale di Cna Benessere e sanità. È imprenditrice da 24 anni, ed è proprio l’esperienza vissuta in prima persona, insieme a quella raccolta dalle testimonianze delle colleghe in qualità di rappresentante di categoria, che la porta a indicare senza indugio tra le difficoltà di essere donna e fare impresa in primis quella di ottenere l’accesso al credito. Ed è lo stesso presidente della Camera di commercio, Alberto Zambianchi, a indicare tra le «barriere che le donne devono superare» quella della «carenza di politiche dedicate, in primis quelle per l'accesso al credito». Un’affermazione espressa a margine del riepilogo dei dati di Infocamere - Movimprese relativi al primo semestre del 2021, che rilevano per il territorio Romagna un aumento annuo delle imprese femminili attive lievemente inferiore a quello regionale e nazionale. In totale, tra Forlì-Cesena e Rimini si tratta di 15.136 imprese femminili attive, che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese, identica percentuale registrata in regione. A livello nazionale, invece, le aziende dirette da imprenditrici sono il 22,6%. Tuttavia, se in regione, così come in Italia, il raffronto con il giugno del 2020 mette in mostra un incremento delle ditte femminili (+0,9% sia in Emilia Romagna che in Italia), in provincia di Forlì - Cesena, dove le aziende femminili sono 7.580, il 20,7% del totale, si segnala invece un meno 0,1% rispetto alle imprese attive.