Dischi: le novità in uscita dei romagnoli

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Si chiama Tanbossa Trio il nuovo gruppo del trombonista riminese Federico Tassani, che ha debuttato con “A rà”, e sta suonando dal vivo da qualche mese. Si tratta di un progetto dedicato alla bossa, come si capisce dal nome, e più in generale alla musica brasiliana, che comprende, oltre al leader, Andrea Alessi al contrabbasso e Antonio Nasone alla chitarra. Tassani è un jazzista conosciuto nel riminese grazie alle tante formazioni che ha creato, o di cui ha fatto parte, come il Federico Tassani Jazz Quartet, la Ariminum Swing Band e l’Orchestra Cinecittà. In questa sua recente veste si dedica a bossa e samba, ma anche a brani italiani affini, o riarrangiati in stile.

“String quartets” è invece una prestigiosa registrazione dal vivo prodotta dal circolo Arci Area Sismica di Forlì, e pubblicata dall’etichetta austriaca Kairos, che contiene quattro brani del compositore e contrabbassista Stefano Scodanibbio, eseguiti dall’Arditti Quartet nell’aprile 2016 al Teatro Lauro Rossi di Macerata. «Questo disco – dice Ariele Monti, direttore artistico di Area Sismica – è il nostro figlio più bello, perché siamo dalle parti della perfezione assoluta, con un’interpretazione sublime dell’Arditti Quartet, che riesce a far emergere la personalità di Scodanibbio in tutta la sua complessità, che traspare dalle sue geniali composizioni per quartetto d’archi».

Lo scomparso contrabbassista era molto legato ad Area Sismica: «Fu proprio lui – ricorda Monti –,a spingerci a creare la rassegna “Musica inaudita” e a farci conoscere in prima persona tanti musicisti italiani di altissima caratura che si sono succeduti a Forlì». www.areasismica.it.

Torna con l’album “Via col vento” il Duo Bucolico, dopo una pausa forzata e una riprogrammazione del loro suono. Antonio Ramberti e Daniele Maggioli hanno alle spalle quasi vent’anni di attività, scanditi dalla fase “circense”, in cui si presentavano vestiti da clown, e dalla Banda Bucolica, quando allargarono la formazione.

«Due anni di pandemia avevano fatto terra bruciata delle fragili certezze che avevamo finto di conquistare negli anni precedenti – spiega il duo –. Basta concerti, basta gente, basta soldi. Così ci siamo ritrovati ancora una volta in due, senza band, senza mega festival, senza un euro, con le aspettative repentinamente capovolte, ricatapultati sulla strada con un piccolo amplificatore. Amarezza, direte voi. E invece no. Non abbiamo mai pensato di essere retrocessi, di aver fallito. Anzi, eravamo più ricchi di quanto potessimo immaginare. Ci restavano i ritornelli, le strofe, le rime, i personaggi, l’elasticità della nostra fantasia. Da queste benefiche rovine è nato “Via col vento”».

È stato prodotto da Roberto Villa, e registrato nei suoi studi forlivesi L’amor mio non muore, “Camera Oslo” terzo album della chitarrista e cantautrice cesenate Cassandra Raffaele. Il disco è stato masterizzato a Nashville da James DeMain, collaboratore di Robert Plant, Elton John e Bob Seger. Si tratta di dieci brani dal suono vintage, che ricordano le colonne sonore cinematografiche degli anni Settanta, in cui un ruolo primario hanno avuto Villa e altri musicisti romagnoli, come il chitarrista Alfredo Nuti (Extraliscio) e il tastierista Alberto Bazzoli.

«Ho scelto Oslo perché mi ricorda l’infanzia vissuta in Norvegia con la mia famiglia alla fine degli anni Settanta. Mio padre lavorava lì in un’orchestra; si viveva in hotel, che si cambiavano spesso. Quel vissuto è riemerso, accarezzando la mia mente con nostalgia e tenerezza».

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