Disagio psichico: ecco il corso di formazione per esperti tra pari

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Valorizzare l’esperienza personale della malattia mentale e trasformarla in competenza professionale, mettendola a disposizione di altre persone affette da analoghe fragilità. È ciò che fa l ‘Orientatore Esperto in supporto tra pari (Esp)‘: una figura professionale, che non sostituisce i professionisti dei servizi di Salute mentale, ma li affianca, svolgendo un’attività di supporto fondamentale, unica e irripetibile, nella cura e nel recupero di pazienti psichiatrici. Ed è anche l’obiettivo del corso di formazione specifico per questa figura, che la Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto formalmente nel 2019. Quella appena conclusa è la dodicesima edizione (la prima nel 2010) del progetto formativo previsto nel Piano attuativo Salute mentale dell’Emilia-Romagna, dedicato a veri e propri “facilitatori sociali”, finanziato dalla Regione con 27 mila euro.

Ieri mattina in viale Aldo Moro la consegna da parte dell’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Doni, dei diplomi ai 15 partecipanti al corso – della durata di 200 ore- progettato dall’Azienda sanitaria di Bologna e realizzato dall’Istituto Regionale per l’Educazione Cooperativa (Irecoop) dell’Emilia-Romagna. Il percorso formativo si è svolto da aprile 2021 a febbraio 2022: il 20 maggio scorso l’esame finale per il conseguimento della qualifica.

I neo-diplomati sono tutti pazienti o ex pazienti dei Centri di salute mentale adulti delle Aziende sanitarie di Bologna, Imola, e Ferrara, che andranno a collaborare con gli operatori sanitari della salute mentale al fine di costruire momenti e spazi d’accoglienza e sostegno per gli utenti in carico ai servizi, partendo dal confronto delle esperienze specifiche di ognuno.

Il sapere scientifico e l’esperienza

«Da anni sosteniamo questi progetti – afferma l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- perché innovativi nell’ambito della salute mentale e dei servizi ad essa dedicati, basato sul principio della pari dignità tra il sapere tecnico e scientifico dei professionisti e quello dell’esperienza vissuta dalle persone affette dalla malattia e hanno affrontato percorsi di cura, spesso lunghi e difficili. La formazione e il riconoscimento di questa figura professionale - prosegue l’assessore- rappresenta un’importante evoluzione culturale nell’approccio ai disturbi psichiatrici. Lo sviluppo della progettualità del “supporto tra pari” come elemento di inclusione, innovazione, valorizzazione delle competenze propone modelli diversi di confronto tra persone con vissuti analoghi e contribuisce al superamento dei pregiudizi».

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