«Diocesi Cesena - Sarsina pronta a riprendere le messe»: ecco come

Cesena

CESENA. «L’atteso protocollo è giunto. Possiamo ora celebrare». Con queste parole il vescovo Douglas Regattieri presenta il protocollo che regolerà il “come” della fase 2 per le messe. Dal 18 maggio sarà infatti possibile riprendere a celebrarle con la partecipazione dei fedeli in chiesa, pur con alcune prescrizioni. Come quella di igienizzare gli ambienti della chiesa, pulendo le superfici «con idonei detergenti ad azione antisettica». Non è prevista la sanificazione operata da una ditta specializzata, ma - ha chiarito sul “Corriere Cesenate” don Marco Muratori - una igienizzazione «con prodotti che si possono trovare comunemente in commercio». Le acquasantiere vanno lasciate vuote e gli accessi vanno contingentati, in modo che sia garantita la distanza di almeno un metro («frontale e laterale») tra le persone. Per affluenze superiori l’invito è a valutare «di celebrare all’esterno, oppure di aumentare il numero delle messe, oppure di organizzare turni di fedeli». Tra le indicazioni c’è quella di prevedere, dove possibile, la separazione di ingresso e uscita per i fedeli, e dare loro indicazione di evitare assembramenti.
Lo streaming a cui tanti parroci sono ricorsi nel periodo di lockdown continua ad essere incoraggiato come strumento per raggiungere chi non può partecipare fisicamente alla messa. Precetto festivo sospeso - ricorda il vescovo - per coloro che non possono recarsi a messa per motivi di età e di salute.
L’ingresso in chiesa è vietato in caso di febbre o sintomi influenzali. I fedeli che partecipano alla messa dovranno indossare la mascherina, dovrà essere messo a loro disposizione del liquido igienizzante per le mani e dovranno essere segnalati i posti in cui sarà possibile accodarsi. Ai sacerdoti è chiesto di omettere il rito dello scambio della pace e di indossare mascherina e guanti per distribuire la comunione, che dovrà essere deposta sulle mani e recandosi dal fedele.
Le offerte non saranno raccolte durante la messa ma appositi contenitori saranno collocati all’ingresso e all’uscita.
Nella celebrazione dei battesimi va omesso il segno della croce sulla fronte del bambino e il rito dell’effatà, mentre per le unzioni con l’olio il celebrante deve indossare mascherina e guanti monouso. È sconsigliato l’uso dei confessionali tradizionali, meglio celebrare il sacramento della penitenza in luoghi ampi e areati, indossando (confessore e fedele) sempre la mascherina.
Posticipate a data da definirsi, essendo momenti di festa, le messe di prima comunione e le cresime che erano già state fissate per maggio e giugno. Confermate quelle in programma in settembre e ottobre.
Rispettando le distanze e i protocolli di sicurezza, è anche possibile celebrare i matrimoni e i funerali.
Per le attività pastorali l’esortazione è invece a sfruttare la tecnologia per riuscire ad incontrarsi anche a distanza.

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