Dimore storiche in Romagna: ve ne sono 400

Cultura

Tra gli edifici meglio conservati e storicamente rilevanti della Romagna, acquistata nel 1903 dai conti Rasponi dai quali, per eredità, è giunta ai conti Spalletti e quindi ai Colonna di Paliano, che ne sono tuttora proprietari, l’aerea Rocca Malatestiana di Santarcangelo si caratterizza da diversi decenni come attivo centro di studi e attività culturali, sede dal 1988 dell’Associazione Sigismondo Malatesta che promuove convegni storici a livello internazionale.

Ci conduce in visita nelle belle sale, ricche di preziosi arredi secolari, Marina Colonna dei principi di Paliano, da sempre impegnata per la salvaguardia dei beni culturali. Colonna è presidente della sezione Campania ed ex vicepresidente nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane, per la tutela e la valorizzazione di un patrimonio di grande valore storico-culturale, diffuso anche in Romagna dove sono oltre 400 le dimore storiche private.

«Perché anche l’amore per arte e la bellezza – dice – può essere contagioso».

Marina Colonna, quali sono gli obiettivi dell’Adsi?

«La nostra attività, nata nel 1977, è rivolta a tenere vivo l’interesse sull’importanza che riveste il patrimonio delle dimore storiche private: ville, palazzi, castelli, torri, parchi e giardini, notificati dal ministero dei Beni culturali. Questo si traduce in un impegno a sensibilizzare alla valorizzazione di questi beni, spesso misconosciuti anche se di grande valore, e spesso presentanti problemi seri di restauro e conservazione. Una promozione attuata anche con la realizzazione di video e l’ideazione di percorsi di visita come veri e propri tour turistico-culturali a questi luoghi, che si mostrano come elementi di identità del territorio, portatori di aspetti di vita, cultura e tradizione, oltre che di storia».

Piattaforma e catalogo

Lo scorso 4 ottobre, in occasione della Giornata nazionale di apertura delle dimore storiche, e successivamente per il Ttg Travel Experience alla Fiera di Rimini, sono stati presentati la piattaforma e il catalogo delle dimore in due volumi, frutto della collaborazione con la destination management company Only4U. Anche la Rocca di Santarcangelo ha quindi ospitato numerosi operatorie interessanti al progetto di questo “turismo di qualità”, che può offrire opportunità d’incontrare, conoscere, andare alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia all’insegna di conoscenza, competenza e creatività.

Un recente studio della Fondazione Bruno Visentini ha rilevato che circa il 54% di questi immobili si colloca in comuni sotto i 20mila abitanti e, in particolare, nel 29% dei casi i borghi non superano la soglia dei 5mila residenti. È quindi una valorizzazione importante anche al punto di vista paesistico.

«Certamente lo è, come nel caso stesso di Santarcangelo. La presenza della Rocca si lega alla sua immagine, al suo profilo. Una buona gestione ha inoltre una ricaduta sul territorio anche dal punto di vista economico, con la creazione di progetti contraddistinti da successo, come avvenuto, ad esempio, per la valorizzazione delle dimore storiche private tra Parma e Piacenza. È un’antica storia da vivere adesso».

Il presidente Adsi Emilia-Romagna

A Giovanni Facchinetti, presidente Adsi Emilia-Romagna, abbiamo chiesto come le dimore storiche si stiano aprendo anche a un «presente culturale».

«Ad esempio creando sinergie con gli enti territoriali – risponde Facchinetti – per la realizzazione di manifestazioni musicali, mostre, attività formative e didattiche. Importanti rassegne hanno avuto sede anche in dimore storiche della Romagna, come Emilia Romagna Festival, o Faxtest a Faenza. Sono edifici acquisiti recentemente anche da appassionati, accomunati a noi dal grande amore per queste case di cui siamo custodi, che è un patrimonio per tutti. Tutto questo crea un indotto economico, legato anche al mondo dell’artigianato specialistico che gira attorno a questi lavori. Molte di queste dimore storiche si caratterizzano per la loro bellezza oltre che dal punto di vista storico-culturale, come questa Rocca di Santarcangelo, o per fare qualche altro esempio, il Castello del Capitano a Castrocaro, Palazzo Fantini a Tredozio con i suoi splendidi giardini, i palazzi di Cesena con archivi di grande importanza. Valorizzarli, promuovendo veri e propri e propri tour artistico-culturali, significa fare arte e cultura per un futuro che resti legato alla storia e alla bellezza».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui