Dieci carcasse di frigorifero lasciate per strada: denunciato 36enne di Savignano

Alla fine dello scorso mese di gennaio, alcuni cittadini hanno chiesto l'intervento della polizia locale dell'Unione Rubicone e mare poichè avevano notato l'avvenuto abbandono di una decina di carcasse di frigorifero al bordi della via Garampa, a  Diolaguardia, nel territorio del Comune di Roncofreddo.

Agenti della polizia locale, inviati sul posto, accertata la situazione la segnalavano al Comune di Roncofreddo, per la rimozione di tali rifiuti. Veniva però avviata anche un'attività di indagine per scoprire il responsabile di tale abbandono, che, anche grazie al sistema di videosorveglianza comunale. è stato poi identificato in tale D.P.S., 36 anni residente a Savignano sul Rubicone. Venivano altresì raccolti elementi che hanno portato a ritenere che non si trattasse di un fatto episodico, in quanto l'uomo appariva dedicarsi, in modo del tutto abusivo cioè senza i titoli previsti dalla legge e senza alcuna posizione fiscale, alla gestione di rifiuti speciali.

Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, assieme a personale di ARPAE veniva pertanto eseguita una perquisizione domiciliare, che ha consentito di raccogliere prove sull'attività illecita, in essere da circa un anno. Alcuni immobili nella disponibilità dell'uomo, contenenti svariati metri cubi di rifiuti speciali, in parte classificabili come pericolosi, nonchè attrezzature per la loro lavorazione, sono così stati sottoposti a sequestro.

L'uomo è stato denunciato per attività abusiva di gestione rifiuti, consistente nella raccolta, trasporto e recupero, svolta senza i necessari titoli abilitativi ed in mancanza degli anche minimi requisiti di salvaguardia ambientale, nonchè per abbandono di rifiuti speciali: rischia ora svariate migliaia di euro di ammenda, oltre agli oneri di bonifica ed avvio a smaltimento dei rifiuti trovati presso le pertinenze della sua abitazione.

Il plauso del sindaco

Il sindaco di Roncofreddo,  Sara Bartolini, nell'esprimere compiacimento per il risultato, ammonisce sulla necessità di rivolgersi sempre ad operatori qualificati ed autorizzati per lo smaltimento dei rifiuti: " purtroppo infatti, troppo spesso accade che imprese senza scrupolo, al fine di risparmiare i costi di avvio a recupero o smaltimento dei propri rifiuti, si rivolgano a soggetti che operano nella più totale illegalità, così esponendosi - se scoperti - a conseguenze giudiziarie e certamente rendendosi corresponsabili dell'inquinamento ambientale. I soggetti che gestiscono illegalmente rifiuti, infatti, non hanno alternative all'abbandono, al deposito incontrollato o alla discarica abusiva, tutti reati in danno dell'ambiente che producono concorrenza sleale, evasione fiscale e spesa pubblica".

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