"Dieci alloggi all'Imolese da parte del Comune": scoppia la bufera

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«A Imola c’è un sindaco che ha preso subito a cuore i problemi della società. Aveva dieci appartamenti disabitati e li ha destinati a noi come squadra». Hanno sollevato un polverone le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Deni, proprietario e presidente dell’Imolese Calcio, nell’ambito di una conferenza stampa sulla situazione dell’Akragas (l’altra squadra di cui è proprietario ad Agrigento), riportate dal sito internet www.seried24.com qualche giorno fa.

L’attacco della Uil

«Se si tratta di dieci appartamenti di proprietà esclusiva del sindaco, ovviamente è libero di farne ciò che meglio crede – commenta Giuseppe Rago, coordinatore della Uil per Imola e circondario –. Ma se fanno parte del patrimonio immobiliare comunale, allora non sappiamo a che titolo nuclei familiari in graduatoria siano in attesa di un alloggio e vengano scavalcati con l’assegnazione alla società Imolese».

Insomma, «se la proprietà dell’Imolese deve risolvere grane personali con l’amministrazione di Agrigento lo faccia ad Agrigento, estromettendo la città di Imola ed i suoi cittadini. Il patrimonio comunale ad Imola è bene della città e il signor Deni, acquistando l’Imolese, ha acquistato una società di calcio, non la città». E ora «attendiamo una secca smentita da parte del sindaco Panieri alle avventate dichiarazioni del presidente dell’Imolese – conclude –. Uno dei due deve chiarire».

Le critiche della Lega

«Se le parole del neo presidente dell’Imolese corrispondessero al vero, sarebbe una notizia vergognosa – gli fa eco Riccardo Sangiorgi, segretario cittadino e consigliere comunale della Lega –. Un vero e proprio schiaffo verso i cittadini imolesi in graduatoria da anni». Dunque, «il sindaco deve immediatamente chiarire la situazione. Sarebbe anche l’ennesima prova della poca trasparenza di questa amministrazione. Una Giunta di “sinistra” dovrebbe occuparsi di giustizia sociale e di povertà, invece sembra che il sindaco sia più interessato a fare gli interessi dei vari business man locali».

Il chiarimento di Deni

«Abbiamo richiesto al sindaco la possibilità di valutare, essendo venuti a conoscenza che c’erano degli appartamenti sfitti da ristrutturare, di poterli concedere al settore giovanile dell’Imolese – ha precisato patron Deni, nella mattinata di ieri, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook della società rossoblù –. L’intento, quindi, era sociale e non speculativo. In ogni caso, la nostra era una semplice richiesta che sarà valutata dall’amministrazione comunale». Insomma, «siamo venuti ad Imola con l’animo pacifico e con intenzione di fare bene – continua –. Alcune frasi del tipo “Deni ha comprato la squadra di calcio e non la città” sono fuori luogo».

La risposta del sindaco

«La questione per me è chiusa, perché il Comune parla per atti – risponde il primo cittadino, pochi minuti dopo la pubblicazione del post –. Non vedo necessità di replicare». Nell’attesa della risposta di Panieri, altri consiglieri di opposizione avevano anticipato la propria intenzione di approfondire l’argomento attraverso un accesso agli atti.

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