Diamanti grezzi di Ben e Joshua Safdie su Netflix

“Diamanti grezzi” racconta le vicissitudini di Howard Ratner (Adam Sandler), un gioielliere di New Jork, scommettitore incallito, che rischia il tutto per tutto per restare vivo e a galla, mentre si confronta con la famiglia di origine ebraica, con la commessa-amante un po’ sconclusionata e con la moglie che lo sopporta a malapena.

Un personaggio adrenalinico (come tutto il film) che, pur pieno di debiti e inseguito dai creditori, attraversa l’intera pellicola senza mai rinunciare al sorriso e ad una parlantina incontenibile.

Facendo propria la lezione di un certo cinema newyorkese degli anni Settanta i fratelli Safdie imbastiscono un film - impreziosito da un cast perfetto e dalla vitalità frenetica di una regia che colpisce per la carica, la sfrontatezza e la libertà - nel quale la “trivialità” della vicenda raccontata e della messa in scena non va mai a scalfire il respiro universale della storia.

“Parente di tanti eroi ipercinetici del cinema e della letteratura ebraico-americana, Howard il giocatore, un giocatore con un senso quasi metafisico del rischio e della generosità, è al centro di un film che fa pensare, oltre a Scorsese o a James Toback, al Russell di ‘American Hustle’ e de ‘Il lato positvo’ anche se, alla fin fine, i Safdie giocano più duro e più sporco” (Fabio Ferzetti).

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