Di Fabio, decano dei fotoamatori riminesi, dona archivio alla Gambalunga

Rimini

Con la donazione dell’archivio di Italo Di Fabio, fortemente voluta dall’autore, il cospicuo patrimonio fotografico della Gambalunga si arricchisce di una nuova raccolta, che integra le numerose collezioni di fotografia storica locale e le arricchisce di una nuova coloritura artistica. Il materiale acquisito comprende 9.738 stampe fotografiche, 71.864 diapositive, 37.637 negativi e oltre 150.000 file digitali, ma anche l’archivio personale, tra cui attrezzatura fotografica e lettere, opuscoli, ritagli di stampa, medaglie, diplomi e onorificenze, che testimoniano i suoi successi in ambito nazionale ed internazionale, dagli anni Sessanta ad oggi. Cofondatore insieme a Luciano Liuzzi del "Photo Cine Club" di Rimini, Di Fabio ha dato un importante contributo alla storia della fotografia amatoriale e professionale a Rimini.

Nato a Pescara il 17 giugno 1931, cittadino riminese dal 1956, Italo Di Fabio è stato indicato come “uno dei più conosciuti, discussi, invidiati fotoamatori italiani”. Il suo è un curriculum densissimo, protagonista delle più importanti manifestazioni settoriali di tutto il mondo. Di lui hanno scritto giornali e riviste internazionali, molte sue immagini fanno parte di annuari e antologie fotografiche. È stato insignito di importanti onorificenze quali Artist FIAP ed Excellence FIAP per il successo nelle manifestazioni internazionali ed è stato il primo italiano a ottenere la 5 Star C.S.D dalla Photographic Association of America (P.S.A.). Applica metodi empirici, e anticipando esiti cromatici e compositivi ottenibili solo con gli strumenti digitali attuali, Di Fabio raggiunge imprevedibili risultati suscitando l’attenzione della stessa Kodak. Ma la sua dote maggiore, nei suoi sessant'anni da fotoamatore, è stata quella di divulgare tutte le forme espressive della fotografia, sperimentando e mettendosi sempre in gioco, testimone di contesti ed eventi cittadini. Moltiplica e indaga i percorsi iconografici: i ritratti, l’immagine urbana e il paesaggio, l'evoluzione del costume, lo sport, la cultura, la musica. Il distributore di benzina di Via Tripoli 143 nel quale ha lavorato per decenni (ora smantellato), diventa un osservatorio speciale, il suo punto di incontro per le generazioni affascinate dalla fotografia e alla ricerca di un confronto. 

Per omaggiare la sua lunga attività fotografica e presentare l'archivio alla città la Biblioteca Gambalunga gli dedica una mostra alla Galleria dell'Immagine (Rimini, via Gambalunga 27), con inaugurazione mercoledì 8 giugno alle ore 17.30. La mostra presenta una selezione di 60 opere fotografiche che ne ripercorrono il lavoro e danno conto della sua continua e divertita ricerca e sperimentazione di luce, colore, geometrie. 

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