Riccione, denudati e picchiati in discoteca: buttafuori finisce a processo

Riccione

Prima trascinati in un bagno, poi denudati e picchiati. Ad avere raccontato quanto sarebbe successo all’interno di un bagno di una nota discoteca è un ventenne umbro che all’epoca dei fatti, nel luglio 2017, si trovava a Riccione in vacanza. Un pestaggio, quello che avrebbe subito il ragazzo assieme a un coetaneo conoscente, che ha portato ieri a comparire davanti al giudice uno dei buttafuori del locale, difeso dall’avvocato Stefano Caroli, con l’accusa di sequestro, violenza privata e lesioni. Stando alla ricostruzione dell’accusa, il giovane vacanziere nell’estate di quattro anni fa era andato nella discoteca della Perla Verde per quella che sarebbe dovuta essere una normale serata di divertimento.

Perquisiti e via il cellulare

Una volta all’ingresso, però, il ragazzo ha spiegato di essere stato avvicinato, assieme al conoscente, da tre persone della sicurezza che, stando al racconto, hanno perquisito lui e l’altro coetaneo chiedendo loro se avevano droga o oggetti contundenti. Alla risposta negativa, i due sarebbero stati portati nel bagno della discoteca dove sarebbero stati obbligati dai buttafuori a consegnare il cellulare e a denudarsi.

Obbligati a camminare nudi

La coppia di conoscenti sarebbe a quel punto rimasta solo in mutande e scarpe, ma i tre della sicurezza avrebbero poi tolto anche ciò che restava, facendoli restare del tutto nudi. E il giovane umbro ha raccontato anche di essere stato obbligato a quel punto a fare un percorso circolare in bagno, senza nulla indosso. Il ragazzo avrebbe quindi cercato di divincolarsi e sarebbe stato strattonato e colpito al volto con tre pugni, finendo sul pavimento.

Curato al pronto soccorso

Solo a quel punto sarebbe terminato l’incubo e il turista sarebbe andato al pronto soccorso dove gli sarebbe stato riscontrato un trauma cranico. Una volta dimesso ha quindi presentato denuncia riconoscendo solo uno dei suoi presunti aggressori, ovvero il buttafuori per cui ieri c’è stata la prima udienza in tribunale davanti a un giudice onorario. Poiché di mezzo c’è il reato di sequestro, il processo passerà però davanti a un giudice togato e la prossima udienza è stata fissata al 18 novembre. L’imputato ha comunque dichiarato di essere totalmente estraneo ai fatti.

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