Delitto Ilenia, i messaggi al killer che incastrano Nanni

«Una volta che esco… dai… dopo si fan tutte le cose che bisogna fare, ok?». Del messaggio vocale inviato il 10 dicembre scorso da Claudio Nanni a Pierluigi Barbieri, non c’era più traccia tra le chat di whatsapp del telefonino dell’ex marito di Ilenia Fabbri. Quella frase è però stata carpita attraverso uno speciale dispositivo che la Polizia ha utilizzato per scandagliare eventuali tracce nascoste dall’indagato. E ora risuona come un inquietante anticamera di quel che sarebbe successo circa due mesi dopo alla povera 46enne.
In quel periodo Nanni era in quarantena con tutta la famiglia. Covid. E si stava accordando con l’amico per vedersi appena passata la convalescenza. Il vocale riesumato dalla memoria dello smartphone sarebbe solo uno dei 36 contatti iniziati dopo il 10 agosto, quando Barbieri era tornato in libertà (i dettagli a pagina 4). Le telefonate tra i due si erano intensificate da settembre fino alla fine dell’anno. Poi più nulla, fino al 9 gennaio 2021. Sarebbe stato il primo di quattro successive giornate di conversazioni, prima di far cessare nuovamente qualsiasi rapporto telefonico: il 19 gennaio i due si sentono dalle rispettive città, Faenza il primo, Rubiera (Reggio Emilia) il secondo. Poi il 20, quando è documentato che entrambi si trovano nella città manfreda. Infine il 29 dello stesso mese, Barbieri torna nuovamente in Romagna. La Toyota Yaris intestata alla sua compagna viene immortalata da varchi, lettori di targhe, sistemi di videosorveglianza. Infine, dalle telecamere di sicurezza del benzinaio adiacente all’autofficina di Nanni. I due passeggiano insieme, poi ognuno sale sulla propria auto e parte. Le tracce del loro tragitto sembrano condurre verso via Corbara, nei pressi di casa di Ilenia. Forse per un sopralluogo prima della data ormai concordata del 6 febbraio.

L’auto del killer
Il giorno del delitto, alle 5.21, sono due le telecamere che rilevano la vettura riconducibile a Barbieri, nei pressi dell’abitazione della vittima. Alle 5.51 il sistema di videosorveglianza privato inquadra un uomo transitare a piedi da via Testi, come in attesa, poi seguito dal passaggio della Jeep Renegade di Nanni. Secondo l’accusa quello era il sicario in attesa del momento giusto per entrare, non appena Arianna, la figlia di Ilenia, fosse uscita di casa per salire in auto col padre.

«Ho cancellato tutto»
Di quella giornata non c’è nulla che riconduca a un contatto telefonico tra Nanni e Barbieri. Come sottolinea il gip Corrado Schiaretti nell’ordinanza di custodia cautelare, a volte «ha un significato ciò che non c’è». Mancano cioè i successivi rapporti telefonici tra i due, e forse anche precedenti chat sono andate perdute. Il 54enne, parlando con la fidanzata Martina Chiozzini, sembra informarla di qualcosa al riguardo dei messaggi su Whatsapp nei giorni successivi al delitto: «Li ho cancellati tutti, non solo i suoi. Ho cancellato tutto Whatsapp». In apparenza una sorta di sinistra rassicurazione, dopo avere prospettato alla compagna un futuro agevole.

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