Delitto di Ilenia, Nanni cercò subito uno psichiatra per la figlia

Il giorno dopo l’omicidio dell’ex moglie, Claudio Nanni avrebbe chiesto consiglio per uno psichiatra. Uno specialista non solo per sé, ma anche per aiutare la figlia ad affrontare il lutto per la perdita della madre e soprattutto farle superare lo choc di averla vista morta pochi minuti dopo il massacro avvenuto nell’appartamento di via Corbara. Il meccanico 54enne se ne sarebbe preoccupato esattamente domenica 7 febbraio, all’indomani dell’assassinio di Ilenia Fabbri. Sarebbe stata una delle prime telefonate fatte dopo avere passato l’intera giornata di sabato in commissariato (fino a notte inoltrata) per essere sentito su quello che all’epoca era apparso come un alibi di ferro, ovvero il viaggio insieme alla 21enne Arianna al momento del delitto. Non era ancora indagato, forse nemmeno sospettato di essere il mandante del delitto, così come confessato lo scorso 3 marzo dal killer di Ilenia, il 53enne reggiano Pierluigi Barbieri. Nanni dallo psichiatra aveva pure iniziato ad andarci, lamentando ansie e chiedendo supporto per affrontare il dolore per una barbarie che secondo l’accusa - rappresentata dal sostituto procuratore Angela Scorza - lui stesso avrebbe preordinato, architettato e tentato per ben tre volte.

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