“Dai primi accertamenti fatti su Nanni è emerso che l’ex marito di Ilenia Fabbri era l’unico sulla base degli elementi acquisiti ad avere interesse che la moglie dalla quale era separato, non divorziato, sparisse in una modalità così barbara”. Così il sostituto procuratore Angela Scorza delinea la svolta nell'inchiesta sul delitto della 46enne uccisa a inizio febbraio a Faenza.
Il killer era uscito dal carcere ad agosto
L’arresto nella notte di Claudio Nanni, ex marito di Ilenia Fabbri, e dell’esecutore materiale dell’omicidio, Pierluigi Barbieri (di recente condannato per l'aggressione a un disabile a Predappio un anno fa e uscito dal carcere a fine agosto), è scattato sulla base di precisi dati, come riferito dal pm: le chiavi del garage dell’abitazione della vittima, il fatto che l’assassino ne dovesse per forza essere in possesso dato che non c’erano segni di effrazione. Altro elemento, le parole di Ilenia, “chi sei, cosa vuoi?”, sentite dall’ospite amica della figlia, che si trovava in casa al momento dell’aggressione, lasciavano intendere che non conoscesse il killer. Quest’ultimo però conosceva la casa, considerato che una volta entrato si è diretto direttamente in camera da letto della 46enne. È ancora, Nanni aveva organizzato il viaggio con la figlia verso Milano per prendere un’auto, proprio quel giorno, e la partenza viene a coincidere con l’ingresso dell’assassino. “Un dettaglio che ha attivato la nostra attenzione e che non poteva essere solo una coincidenza”.