Delitto di Faenza, Nanni rinuncia all'eredità di Ilenia

Claudio Nanni ha scelto di rinunciare all’eredità della moglie Ilenia Fabbri, del cui omicidio è accusato insieme al killer da lui presuntamente assoldato Pierluigi Barbieri. Nei giorni scorsi all’avvocato Francesco Furnari, che difende Nanni, era stata notificata un’istanza per la fissazione di un termine per l’accettazione dell’eredità da parte dell’avvocato Veronica Valeriani (che tutela la figlia Arianna). I due, infatti, erano separati da tempo, ma non ancora formalmente divorziati, di conseguenza l’uomo sarebbe ancora erede legittimo, insieme alla figlia Arianna, dei beni della moglie. Quando il legale ha letto il documento, ha subito organizzato un colloquio in carcere con il suo assistito, per chiarire cosa avesse intenzione di fare. È in questo frangente che Nanni ha espresso al suo avvocato la volontà di rinunciare a quanto gli spetterebbe, in favore della ragazza.

A questo punto verrà quindi conferito incarico a un notaio, che avrà il compito di redigere la procura speciale per la rinuncia all’eredità, che verrà formalizzata nell’udienza già fissata per il prossimo giugno. Conti correnti, eventuali beni materiali, ma soprattutto l’abitazione di via Corbari del valore stimato di circa 300mila euro. Questa è l’eredità materiale di Ilenia, che ora verrà quindi interamente lasciata alla figlia Arianna

Nei giorni scorsi, tra l’altro, a Nanni è stato concessa la possibilità di poter incontrare i suoi familiari (a parte chiaramente la figlia) in carcere. Sempre ieri l’avvocato difensore Furnari ha annunciato che non è esclusa la decisione di far sottoporre Claudio Nanni a perizia psichiatrica, per valutare il suo stato mentale in riferimento alle dichiarazioni fatte a suo tempo agli inquirenti. L’uomo, fino ad oggi, si è sempre difeso dalle accuse che gli vengono mosse spiegando di aver voluto intimorire Ilenia, ma che non avrebbe mai ordinato a Barbieri di ucciderla. Una difesa, tuttavia, ritenuta poco credibile dagli inquirenti, che in mano hanno anche una piena confessione del killer, secondo il quale per la morte della Fabbri lui e Nanni avevano pattuito un compenso di 20mila euro e un’ automobile. Particolarmente inquietante è stato anche il ritrovamento di alcuni disegni fatti da Barbieri, che rappresentano la “piantina” della casa dove è stata uccisa la donna.

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