Delitto di Faenza, l'auto dell'alibi portata a casa dell'indagato

Faenza

Una Bmw vecchio modello, colore grigio chiaro. Per alcune ore, giovedì pomeriggio, l’auto è stata notata dai cronisti di passaggio in via Mazzucca, nei pressi dell’abitazione di Claudio Nanni, per poi sparire. Potrebbe essere proprio quello il veicolo attorno al quale il 54enne – secondo la pista investigativa finora più accreditata – avrebbe costruito il proprio alibi, per fare in modo di trovarsi lontano da Faenza all’ora esatta dell’omicidio dell’ex moglie.Il ritiro della vettura, fissato insieme alla figlia Arianna per la mattinata del 6 febbraio, era saltato nove minuti dopo la partenza da via Corbara, non appena ricevuta la telefonata delle 6.06 con la richiesta d’aiuto dell’ospite (l’amica di Arianna) che si trovava in casa con la vittima, Ilenia Fabbri. Cinque giorni più tardi Nanni è stato indagato a piede libero come presunto mandante di un killer tutt’ora ignoto che in quegli stessi minuti si è introdotto nell’appartamento della donna, forse con la chiave, in apparenza con il preciso intento di farla fuori. L’appuntamento con il venditore della macchina, un privato contattato tramite un sito di intermediazione per veicoli usati, era stato definito martedì 2 febbraio. Pare che Nanni si fosse anche recato di persona nel Milanese per concludere l’affare, trovando l’accordo per circa 1.500 euro. L’auto era già stata pagata e assicurata. E la presenza di Arianna, destinataria di quella vettura, sarebbe stata necessaria per guidarla al ritorno verso Faenza.

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