Degrado all'ex Sacim, nuovo blitz dopo il primo arresto a Cesena utilizzando il taser - Gallery

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Nuovo blitz delle forze dell’ordine nell’area Ex Sacim e nuovamente sono state trovate persone senza fissa dimora ad occupare l’interno dei capannoni. Una situazione di degrado annosa per la quale anche ieri si sono mossi i nuclei di prevenzione crimine di polizia (coordinati dal Commissariato), gazzelle dei carabinieri e pattuglie di polizia locale. Intervenuti in massa per verificare l’eventuale presenza di intrusi e richiudere porte e finestre usate per entrare abusivamente nei capannoni.

Taser


I controlli delle forze di polizia in questa area continuano a cadenza regolare da mesi. Ogni volta la zona vede il concentrarsi di presenza abusive. L’area Ex Sacim è sta teatro anche del primo utilizzo nella storia di Cesena da quando le forze dell’ordine ne sono dotate, del taser: la pistola ad impulsi elettrici volta ad immobilizzare chi si rende protagonista di episodi aggressivi.
È avvenuto nei giorni scorsi, quando una volante de Commissariato ha intercettato, in uscita dall’area Ex Sacim, M.O.: 35enne italiano, ufficialmente originario e residente nelle zone di Faenza, in realtà senza fissa dimorai.
Quando i poliziotti cesenati lo hanno fermato per verificarne l’identità, ha reagito in malo modo passando prima alle offese e poi alle vie di fatto.
Si è scontato fisicamente con gli agenti tanto da riuscire a ferirne due (poi medicati in ospedale anche con punti di sutura). Dopo un primo “colpo” con il taser era riuscito a riprendersi e ad aggredire nuovamente gli agenti. Che hanno dovuto usare una seconda volta la scarica elettrica per vincere la resistenza del 35enne.
Dopo una notte in cella di sicurezza, il mattino dopo il suo arresto è stato convalidato nell’aula del giudice Nicolò Marcello (difeso dall’avvocato Umberto Calzolari). Un’udienza che, essendo la prima in provincia di un arresto con l’uso del taser, ha catalizzato l’attenzione della magistratura al punto che in aula ha seguito i lavori da vicino (pur non partecipandovi) il pm Sara Posa.
M.O. una volta convalidato l’arresto, è tornato libero in attesa del giudizio direttissimo di gennaio.


Altri due fermati

Ieri durante le nuove verifiche all’interno dell’Ex Sacim, le forze dell’ordine hanno trovato altre 2 persone che usavano i capannoni come rifugio per non dormire sotto le stelle. Si tratta di due stranieri, un gambiano e un bulgaro, che occupavano illecitamente alcune stanze dell’azienda abbandonate. Per tutti e due è scattata una denuncia per occupazione abusiva. Nel corso dell’attività venivano inoltre coinvolti anche i Vigili del fuoco per la presenza di un odore di gas: questi, dopo alcuni accertamenti, ritenevano opportuno di contattare l’azienda Hera per la messa in sicurezza dell’impianto.

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